La svolta tanto attesa è finalmente arrivata. Patrick Zaki, 30enne studente dell’Università di Bologna, sarà scarcerato nelle prossime ore dal carcere egiziano dove si trova ormai da 22 mesi.
Il giovane, in prigione da quasi 2 anni con l’accusa di diffusione di notizie false, verrà rilasciato a breve, secondo quando deciso qualche minuto fa dal Tribunale di Mansoura.
Tuttavia, non è ancora arrivata l’assoluzione, dato che Zaki dovrà ripresentarsi davanti la corte egiziana il prossimo 1 febbraio.
Alla base del procedimento contro l’italiano, ricordiamo, c’erano tre articoli giornalistici a sua firma sulla persecuzione dei cristiani copti in Egitto.
All’interno dell’aula del Tribunale di Mansoura, al termine dell’udienza, i familiari del ragazzo sono immediatamente esplosi di gioia dopo l’annuncio.
I genitori di Zaki e la sorella, dopo un lungo abbraccio, si sono precipitati subito a portargli da mangiare.
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha accolto con estrema soddisfazione la notizia della scarcerazione di Patrick Zaki: “Primo obiettivo raggiunto: Patrick Zaki non è più in carcere – le parole di Di Maio – Adesso continuiamo a lavorare silenziosamente, con costanza e impegno. Un doveroso ringraziamento al nostro corpo diplomatico“.
L’Italia, dopo estenuanti trattative e tentativi di giungere a un accordo, ha ricevuto nei mesi scorsi rassicurazioni e conferme che l’eventuale condanna potrà corrispondere probabilmente al tempo già trascorso dal giovane studente all’interno della prigione egiziana.
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