Pensioni gennaio, molti la riceveranno in ritardo 8-9 gennaio: chi riguarda

Per le pensioni di gennaio alcuni dovranno aspettare il termine delle festività natalizie: qual è il calendario

gennaio 2024
Pensioni in ritardo a gennaio – Catanialive24.it

Come succede sempre a gennaio, per ricevere la pensione si dovrà aspettare almeno il giorno 2 siccome Capodanno è festivo e dunque è una giornata non bancabile. Ciò vale sia per il pensionato che riceve l’accredito sul proprio conto in banca e chi invece va a ritirare i contanti in posta.

Pensioni gennaio 2024: chi e perché dovrà attendere quei giorni

contanti
Ritiro contanti sportello – catanialive24.it

Per chi si reca presso l’ufficio postale bisogna rispettare l’ordine alfabetico dei cognomi. Di seguito il calendario da seguire:

martedì 2 gennaio 2024 – riceveranno la pensione i titolari con i cognomi che iniziano da A a B
mercoledì 3 gennaio 2024 – da C a D
giovedì 4 gennaio 2024 – da E a K
venerdì 5 gennaio 2024 – L A O
lunedì 8 gennaio 2024 – da P a R
martedì 9 gennaio 2024 – cognomi che iniziano da S e Z

Per controllare i pagamenti della pensione di gennaio 2024 bisogna accedere al sito dell’Inps e in particolare all’area riservata My Inps pr poi andare al servizio dedicato Cedolino della pensione utilizzando le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) oppure CIE (Carta d’Identità Elettronica o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

La lettura del cedolino è utile per capire diverse voci che compongono la pensione come l’importo annuo, dunque la somma alla quale si ha diritto, la percentuale applicata come imposta Irpef sugli arretrati, l’aliquota massima, il valore della tredicesima e altro ancora.

Si possono leggere soprattutto gli aumenti. A gennaio è previsto un +5,4%, dovuto all’adeguamento della pensione all’inflazione e si applica a seconda dell’importo della pensione. Infatti le maggiorazioni variano in base agli scaglioni.

Per le pensioni fino a 4 volte il minimo l’aumento massimo sarà di 122 euro: ricordiamo che il minimo 2023 è di 567,94 euro. Per gli assegni che vanno da 2.272 e 2.840 euro l’adeguamento è dell’85% dell’indice di inflazione, tradotto in + 4,59%, mentre per quelle fra 5 e 6 volte il minimo l’adeguamento è del 53%, ossia un aumento del 2,86%.

Negli ultimi due scaglioni ci sono le pensioni che vanno tra 6 e 8 volte il minimo che avranno un adeguamento del 47% dell’inflazione, cioè un aumento del 2,54% e quelle fra 8 e 10 volte il minimo che valgono il 37% dell’inflazione e avranno dunque l’aumento più basso, 1,99%.

Attenzione ai casi in cui è prevista la sospensione e addirittura la revoca della pensione. Ciò riguarda chi non rispetta l’adempimento di un atto burocratico non presentando un documento come spiegato in questo articolo.

 

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