Come tutti sanno, il rosso e il blu sono i colori della quadra del Catania, ma cosa rappresentano? Scopriamo il motivo storico.
Un team di qualsiasi genere o categoria presenta una divisa, in modo tale da riconoscere gli amici, i colleghi, gli alleati, dagli avversari. Questa filosofia è ovviamente presente anche nello sport, per distinguere i team avversari. La storia di una società sportiva si racconta anche attraverso la divisa che indossa, e i colori che sceglie di portare sul campo.
Attraverso i colori, una squadra si identifica, e così i suoi tifosi. I colori fanno parte di una lunga tradizione, proprio come gli stemmi delle case nobiliari e degli eserciti. Le grandi squadre siciliane, come il Palermo, il Catania, il Messina o il Trapani, hanno unito intere città in un’unica fede, e hanno dato vita a roventi derby. Si tratta di squadre ricche di storia e dotate di un’identità ben precisa.
La storia e l’identità di una società sportiva è rappresentata, prima di tutto, dai colori della divisa. Ma i colori di una divisa possono subire trasformazioni, o addirittura cambiare nel tempo. Ad esempio, in origine, il Palermo non aveva il classico completo colore rosa e nero, ma indossava casacche rosse e blu.
Secondo una leggenda, a forza di lavare gli indumenti di questi colori, il rosso e il blu tendevano a mescolarsi, dando vita a maglie di colore rosa, colore che poi è stato adottato come tonalità ufficiale. Al rosa, considerato un colore dolce, però, serviva una contrapposizione, e così era stato associato al colore nero, il suo opposto, che indicava una colorazione amara. I colori rosso e blu, invece, sono stati adottati sin da subito dalla società calcistica dal Catania.
Se negli anni ’30 e ’40, la prima maglia della quadra di calcio del Catania era totalmente rossa, con i calzoncini bianchi, negli anni ’50 diventava blu con i bordi rossi, e in seguito si decise di creare divise a strisce blu e azzurre. I due colori scelti erano il rosso e il blu, il rosso per indicare il fuoco scintillante dell’Etna, l’azzurro invece per indicare il colore del cielo. Così recitava lo statuto fondativo del Calcio Catania.
Questi due colori, però, erano già stati adottati dalla primissima squadra catanese, la SS Catania, fondata nel 1929. Solo negli anni ’70, con l’arrivo alla presidenza di Angelo Massimino, le strisce sulle maglie vennero ristrette. Dopo un decennio con il colore blu a tinta unita (negli anni ’80), nei ’90, la società tornava ad adottare le strisce. Il simbolo ufficiale del Catania Calcio è lo stesso della città etnea, ossia l’elefante, noto in dialetto locale come “u liotru”, il quale compare su tutti gli stemmi della società sin dall’inizio della sua storia.
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