Primo orto urbano a Catania: una speranza a cui credere

Nasce il primo orto urbano a Catania, alla Civita, che diventa il quartiere trainante per tutte le altre aeree cittadine. Gli studenti del liceo Cutelli hanno realizzato una barca fioriera per dare il via al progetto urbano che Dusty regalerà alla città di Catania. La barca rappresenta l’identità di questo antico borgo marinaro, la fioriera invece simboleggia la natura che va curata e coltivata.

Perché il primo Borgo di Catania nasce alla Civita?

«Questo quartiere ha tutte le caratteristiche per poter fare da traino alle altre aree cittadine» – ha dichiarato l’amministratore Dusty . « Il nostro è un esperimento pilota che l’Amministrazione comunale può estendere agli altri quartieri. Voglio anche essere d’esempio ad altri imprenditori affinché investano nella città e per la città con progetti etici come questo».

L’attenzione del comune di Catania

Erano presenti l’assessore alla Pubblica Istruzione Barbara Mirabella, il presidente del I Municipio Paolo Fasanaro insieme a diversi consiglieri. C’era anche il Rup presso la Direzione Politiche per l’Ambiente Carmelo Bisignani. «Ringrazio DusNty e il suo amministratore per quest’esempio concreto di cittadinanza attiva, per aver sperimentato un nuovo modo di mettere insieme impresa e senso civico – ha detto l’assessore Mirabella.

I cinque liceali che hanno accompagnato questo progetto sono Giorgia Certo, Azzurra Mortillaro, Jasmine Romeo, Vincenzo Sansone Grimaldi di Nixima e Federica Spampinato. I ragazzi hanno immaginato un percorso agrario suddiviso in 5 aree. La prima per la coltivazione della terra grazie alla presenza di cassoni-orto, la seconda per l’attività fisica. Una parte dedicata all’aerea fisica, un’altra per stendere i panni ed infine l’ultima aerea destinata alla socializzazione caratterizzata dalle orto-panche.

Le parole della dirigente scolastica

Anche la dirigente del liceo, Elisa Collela ha contribuito con parole di speranza e stima nei confronti dei suoi alunni:

«Questo progetto straordinario – ha affermato – ha dato ai nostri ragazzi la possibilità di entrare in contatto con l’anima di un quartiere che non conoscevano. Nel loro percorso di scoperta e di studio, accompagnati in modo esemplare dalla prof.ssa Francesca Ferreri, hanno recuperato le antiche tradizioni di questa realtà per valorizzarle nel presente. Ed è qui che si racchiude l’importante valore didattico di questa esperienza».

Il ritorno alla bellezza grazie all’orto

Non sono mancati nemmeno i commenti da parte di Rossella Pezzino De Geronimo, amministratore di Dusty e ideatrice dell’iniziativa . De Geronimo ha parlato dell’importanza della coltivazione condivisa di prodotti ortofrutticoli biologici, con la quale si può riappropriarsi della bellezza di questi spazi. Ha annunciato inoltre di aver già procurato la barca in legno per la costruzione della fioriera, nonché la donazione di due prue da parte di abitanti della zona. 

Al termine dell’incontro, i numerosi “civitoti” presenti hanno voluto ringraziare gli studenti dedicandogli un’antica ninna nanna, cantata con l’affetto più sincero e commosso da parte di Carmelo Zuccaro.

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