“Profane Icone”, una mostra dedicata alla donna contemporanea

Antonella Cinelli, torna a Catania per presentare un nuovo progetto espositivo, Profane Icone, una serie di opere su tela trattanti l’universo femminile, soggetto molto caro alla Cinelli origine di numerosi lavori.

Un tema dalle mille sfaccettature che la pittrice ha approfonditamente studiato, offrendo interessanti spunti sulla visione della donna contemporanea e sulla sua moderna rappresentazione.

Le tele sono state appositamente realizzate per lo spazio espositivo della Catania Art Gallery, dove da sempre l’arte è fulcro d’incontri e scambi, un luogo in cui convergono le bellezze creative che meritano di essere mostrate in una città come Catania, nota per la sua fecondità artistica ed intellettuale.

In Icone Profane il pubblico potrà ammirare una pregevole rassegna della cospicua produzione artistica di Antonella Cinelli. Le figure femminili cosi come spiega il curatore della mostra Marcello Panascia, vengono esaltate con un gioco di luci ed effetti chiaroscurali che “tramutano la pittura in un puro pensiero”.

La bellezza femminile, viene ritratta nella sua armoniosità. Donne, icone dei contrasti che le caratterizzano, immerse in una dimensione di mondo infinito. Non è solo la figura ma anche la personalità della donna, con le sue forti dualità, a essere rappresentata sulle tele.

Come scrive il curatore Marcello Panascia: – “Ritrae il vero con disarmante fedeltà e raffinata sensibilità pittorica Antonella Cinelli: un’artista d’ampio respiro, che lungo il corso di una intensa ricerca formale, con bello stile, approda a una figuratività di grande verità espressiva. Che nel solco della tradizione, da eccellente disegnatrice e colorista qual è, interpreta e trasforma gli stilemi classici alla luce delle recenti esperienze dell’arte contemporanea. Le sue donne, sono soggetti, “ritratti” d’una leggiadria ineffabile e d’una sensibilità sorgiva. Figure di armonioso disegno e vivido colore che pur nell’assoluta definizione plastica appaiono come irreali: a svelare, con stupefacente grazia, l’universo della bellezza femminile. Dinanzi a così mirabili opere di maestria pittorica si è come presi da un incantato stupore, quasi che un procedimento alchemico fosse sotteso a tanta perfezione: che nell’armoniosa grazia del nudo invita il riguardante a mettere a nudo il mito eterno dell’Eros, a cogliere la voluttà segreta del corpo della donna, resa ancor più tattile da un erotismo allusivo e sottile. Donne come mondo infinito, come natura e a un tempo icone da contemplare entro una compiuta resa dei contrasti che sostanno alla vita amorosa femminile: il riserbo e la seduzione, la tenerezza colma di dedizione e a un tempo la sensualità esigente. A incarnare tutto il fascino e l’insidiosa bellezza dell’eterno femminino, a svelare l’essenza stessa della femminilità, capace perfino di un demoniaco incanto. Malia patinata che attrae e seduce con il richiamo irresistibile di un sofisticatissimo glamour: enigmatiche creature dal volto sovente celato, talvolta da tergo osservate, e se frontalmente riprese quasi mai sorridenti o ammiccanti. Sembianti alluminati da una luce istantanea che non intride ma investe le forme, come in un gioco della pittura -della scienza pittorica- che assimila e ingloba il linguaggio della fotografia”.

Il vernissage di Profane Icone, unico nel suo genere, si terrà sabato 9 aprile e durerà un’intera giornata dalle ore 11 alle 19.30, organizzato da Salvo Daniele Torrisi, direttore della Catania Art Gallery. Durante l’evento saranno presenti l’artista Antonella Cinelli e il curatore Marcello Panascia. La mostra sarà visitabile fino al 9 maggio.

ANTONELLA CINELLI: Nata a Teramo nel 1973, vive e lavora a Bologna. Si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1997. Fa parte del movimento artistico “Nuova Figurazione Italiana”. Inizia prestissimo la carriera espositiva in gallerie, oggi le sue opere sono in prestigiose collezioni pubbliche e private.

Ha esposto in importanti gallerie d’arte e in diversi Musei (Museo Permanente di Milano, Museo Mazzucchelli a Brescia, Museo Marino Marini a Firenze, Museo Aurum a Pescara). Ha inoltre partecipato a numerose mostre collettive in tutto il mondo. Le sue opere sono presenti in diverse collezioni private e pubbliche (Fondazione Carisbo di Bologna, Fondazione Vignato di Vicenza, Museo Civico di Vasto, Fondazione Fabbri di Bologna e Fondazione Il Vittoriale degli Italiani a Gardone di Riviera).

Nel 2006 ha vinto il primo premio per la pittura al concorso nazionale per l’arte “Premio Celeste”.

Nel 2011 è stata invitato ad esporre alla 54° Biennale di Venezia nel Padiglione italiano.

Lavora e collabora con diverse gallerie in Cina e negli Stati Uniti. Con la galleria Fu Xin Gallery di Shanghai ha iniziato un percorso espositivo internazionale partecipando a mostre e fiere d’arte sia in Cina che negli USA attualmente lavora con gallerie d’arte in Canada e Svezia.

Dal 2016 è impegnata nel progetto di ritrattistica contemporanea “ciò che resiste “-appunti per mitografie future – dedicato agli ultimi partigiani italiani ancora in vita .

È ideatrice e direttrice artistica di FIGURABILIA, il piccolo festival dell’arte iconica.

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