Progetto Erasmus alla “Teresa di Calcutta” di Tremestieri Etneo

Elementi attinti dai giochi in contesti non ludici per sviluppare la curiosità di giovani studenti.

Metodi estremamente efficaci per coinvolgere le giovani menti e consentirgli di esprimere al meglio tutte le loro potenzialità.

Tutto questo è “Gamification” ovvero nuove tecniche di apprendimento con un percorso specifico che ha portato alcune docenti (Simona Borrello, Emilia Fattori, Simona Lentini, Rita Lisi, Simona Lui, Rita Qualtieri e Francesca Vittoria) del circolo didattico “Teresa di Calcutta” di Tremestieri Etneo, in provincia di Catania, a raggiungere Barcellona grazie all’approvazione del “Progetto Erasmus+ KA1 Staff mobility”.

“Le insegnanti hanno partecipato a questo corso, organizzato da Euromentor Barcelona, con il preciso compito di arricchire l’esperienza didattica della nostra scuola- afferma la dirigente del circolo didattico “Teresa di Calcutta” Prof.ssa Benedetta Liotta– l’apprendimento oggi rappresenta un contesto in continua evoluzione e quindi diventa basilare attivare canali che approfondiscano la conoscenza e la formazione per i nostri docenti e dell’intero staff della “Teresa di Calcutta”. Il tutto per garantire una scuola di qualità e arricchita da continue esperienze in ambiti europei. Da qui si parte per conseguire uno sviluppo professionale più ampio atto ad aiutare gli alunni ad orientarsi in modo adeguato nel mondo in cui vivono”.

Tramite il Game- based Learning (GBL) il videogioco diventa uno strumento che sostiene i processi di apprendimento in maniera significativa stimolando motivazione, interesse e creatività.

“Gli insegnanti che hanno preso parte a questo progetto- spiega la prof.ssa Rosanna Cristaldi, vice preside del circolo didattico “Teresa di Calcutta” di Tremestieri Etneo – hanno fatto tesoro dall’ esperienza vissuta e hanno condiviso le loro conoscenze con gli altri insegnanti della nostra scuola. Parliamo, quindi, di un importante passo in avanti per continuare ad applicare strategie metodologiche innovative coinvolgendo tutte le componenti didattiche di questo Istituto”.

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