Quando si utilizza il termine dieta si pensa spesso ad un regime ipocalorico restrittivo e proibitivo. Ma i salumi sono l’esempio che non è così: la lista di quali mangiare a dieta senza rinunce.
E’ pensiero comune associare una dieta alimentare ad un controllo rigido e schematico dell’alimentazione, anche se all’atto pratico non è proprio così. Seguire un regime nutrizionale basato sul giusto apporto di tutte le sostanze nutritive di cui il nostro corpo senza rinunciare a nulla è il modo più appropriato per mantenersi in forma ma soprattutto in salute.
Tra tutti i cibi a cui spesso rinunciamo quando seguiamo una dieta ipocalorica, ovvero a basso contenuto di calorie, ci sono i salumi. Vero è che gli insaccati sono tra i cibi più calorici, ma l’altro lato della medaglia ci rivela come è possibile mangiare i salumi in dieta facendo attenzione a quelli meno grassosi e più leggeri. Di seguito, la lista dei salumi che possono essere inseriti nella dieta.
Cosa contengono i salumi
Se andiamo a spulciare nelle regole della corretta e giusta sana alimentazione, tutte le sostanze nutritive sono necessarie al nostro corpo. Zuccheri, grassi e sale non sono alimenti da demonizzare, ma indubbiamente è importante controllarne la giusta dose sia in termini di alimentazione ipocalorica sia in termini di benessere salutare.
Proprio per questo motivo i salumi sono spesso indicati come uno dei principali cibi da eliminare all’interno di una dieta, in quanto essendo preparati a base di carne, a volte anche con grasso e frattaglie, è importante che la loro conservazione sia garantita. In questo senso, dunque, sale e conservanti sono i prodotti che vanno così a far aumentare il livello di calorie dei salumi grazie all’alta presenza di grassi saturi.
Questi ultimi possono infatti influire in maniera negativa sul sistema cardiocircolatorio e, a lungo andare, favorire la probabilità di malattie cardiovascolari. Ciò però non deve scoraggiare; esistono infatti salumi che possono essere consumati durante la dieta i cui valori nutrizionali ci permettono di godere dei salumi ma anche di buona salute: vediamo quali sono.
Quali salumi si possono mangiare in dieta
I salumi che possono essere mangiati in dieta vengono definiti salumi magri, ovvero insaccati dal basso contenuto di grassi saturi e sodio ma da una quantità elevata di proteine in grado di fornire al nostro organismo le sostanze nutritive necessarie ma con poche calorie.
La scelta dei salumi magri va in base alle proprie preferenze, ma è anche vero che il segreto sta nel dosare la frequenza di consumo che deve essere di regola limitato ad una volta a settimana. Anche se la lista ci può sembrare corta, in realtà non sono pochi i salumi magri che possiamo mangiare in dieta. Tra questi troviamo la bresaola, probabilmente il salume più noto nelle diete perché è ricco di proteine e povero di grassi, anche se ha un alto contenuto di sale.
Ciò però lo rende uno dei salumi con l’equilibrio nutrizionale perfetto. Nella lista troviamo anche il prosciutto crudo e il prosciutto cotto, sempre di origine suina. Entrambi contengono grassi e proteine più o meno agli stessi livelli, anche se il prosciutto cotto ha una quantità di sale inferiore a quello crudo.
Se però si vuole un’alternativa alla carne di suino, tra i salumi magri ci sono anche la fesa di tacchino e la fesa di pollo, entrambi a basso contenuto di grassi, molte proteine e con poco sale. Inoltre, tutti questi salumi magri hanno in comune un mix di vitamine soprattutto quelle del gruppo B e minerali come selenio e magnesio. Dunque, mangiare i salumi all’interno della dieta in maniera salutare è possibile, basta seguire la lista giusta dei salumi.