Conto corrente, che cifra hai a deposito? Devi sapere che, soprattutto in vista dell’ISEE 2024, questo potrebbe condizionare la tua posizione in negativo
Un tempo, e non è uno scherzo, i soldi si mettevano sotto il materasso, nelle giacche nell’armadio o addirittura sotto terra in una cassetta per chi aveva un po’ di giardino in casa e non voleva lasciare indizi o rischiare. Parliamo ovviamente di un’altra epoca, quella del post guerra e ancora lontana dall’era digitale e tutte le novità a cui siamo abituati oggi. Nel 2024 quasi, infatti, è per noi normalissimo depositare su un conto corrente. Anzi: sarebbe strano non farlo.
Sarebbe folle non depositare sul proprio conto ciò che abbiamo risparmiato ma anzi disseminarlo senza troppo cura soldi in casa. Anche perché, tra gli altri motivi, oggi conviene anche depositarli: sono sempre più le filiali che ti offrono possibilità di guadagno lasciando i soldi “a riposo” per un certo tempo. Ci si può guadagnare per esempio il 3 o 4% che non comporta ovviamente un cifrone ma permette di veder crescere comunque il proprio budget rispetto alla cifra iniziale.
Conviene, dunque, il conto corrente. Innanzitutto perché appresenta una custodia sicura per il denaro. Tenere ingenti somme in casa può essere rischioso a causa di furti, incendi o altri incidenti imprevedibili. Fermo restando che oggi vi è anche un tetto limite consentito dalla legge: diversamente, si rischierebbe di dover dare spiegazioni per non trovarsi coinvolti in accuse di riciclaggio di denaro per esempio. I conti correnti, invece, come detto, offrono una protezione sicura grazie a misure di sicurezza avanzate e sistemi di assicurazione che coprono i depositi.
Al contempo, però, depositare troppo – alla lunga – può essere anche controproducente. E’ il paradosso di quest’epoca. L’ISEE non a caso, ovvero l’indicatore della situazione economica equivalente, cresce se vi sono troppi soldi sul conto fermi. Portando di conseguenza a non farvi rientrare in alcuni bonus o benefici che altrimenti sarebbero spettati dall’INPS e non solo o consentendolo ma riducendo la cifra rispetto a una soglia più alta.
Paradossalmente per esempio se si è disoccupati ma si dispone di una cifra parecchio alta sul conto si verrebbe penalizzati. Ma da quale somma esattamente? Certo, un valore non proprio banalissimo e che tutti hanno la fortuna di tenere così facilmente. Parliamo di 15.493,71 euro: entro questa somma, infatti, soldi sul conto corrente non hanno alcuna incidenza ai fine ISEE. Cambia lo scenario però se si eccede rispetto a questa cifra. Fermo restando che, per un discorso più preciso, andrebbe considerato anche il valore patrimoniale del soggetto in questione più membri in famiglia e altri eventuali redditi.
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