“Le vicende che riguardano la procedura di gara per l’affidamento dei lavori relativi al collegamento viario compreso tra gli svincoli di Chiaramonte e la -Ragusana- sono solo l’ultimo tassello di una serie di eventi che si sono innescati a causa del caro materie prime. Su cui ancora non si è intervenuti in modo coerente e decisivo con l’unico risultato di mettere in ginocchio l’ intero comparto dell’edilizia. In particolare, su questo collegamento viario si sta consumando un vero e proprio paradosso. Abbiamo accertato, infatti, che la pubblicazione della gara d’appalto è avvenuta con un importo sottostimato. Ancorché basato su un prezzario formalmente utilizzabile. Ma di fatto non aggiornato alla luce dell’escalation dei prezzi delle materie prime”.
Queste le parole del presidente di Confindustria Catania, Antonello Biriaco. Che continua dicendo:
“Questa condizione di fatto sta inibendo la partecipazione delle nostre imprese alla gara. Per l’impossibilità di sostenere l’aumento incontrollato dei costi che annullerebbe del tutto i ricavi. Parliamo di aumenti che solo per l’acciaio hanno determinato un’impennata del 70% dei costi, per il legname del 78% e per il bitume del 36%”.
“Riteniamo, quindi, che sia fondamentale intervenire subito e chiediamo al Presidente Nello Musumeci, nel suo ruolo di Commissario straordinario per la realizzazione della Ragusa – Catania, di procedere con la revoca della gara. Per consentire alle stazioni appaltanti di aggiornare i prezzi. E di renderli coerenti con i reali prezzi di mercato e per garantire alle imprese il loro diritto alla libera concorrenza.
Questa revoca è ancor più urgente e giustificata per l’imminente adozione da parte dell’Anas di un nuovo prezzario, aggiornato in seguito al recente decreto del Governo del 2 maggio scorso, che prevede incrementi infrannuali dei prezzari delle materie prime per assicurare un allineamento con i costi di mercato”.
“Bisogna anche considerare che su questo appalto è stato avviato un ricorso, ancora in itinere, che a maggior ragione giustificherebbe una sua revoca in attesa delle decisioni della giustizia amministrativa. Non possiamo rimanere inerti di fronte al silenzio delle Istituzioni. Che in questo caso rischia di privare la nostra Regione del completamento di un’opera come la Catania – Ragusa che quest’Isola attende da anni. Confidiamo, quindi, in un celere e risolutivo intervento del Presidente Musumeci finalizzato a revocare la gara in corso e a procedere alla formulazione di un nuovo bando che rispetti i parametri indicati dal Governo. Dobbiamo evitare in tutti i modi che in questa regione si crei l’ennesima incompiuta che rischia di pesare sulle future generazioni, sferrando l’ennesimo colpo al nostro tessuto produttivo”.
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