Rame di Napoli, storia del dolce simbolo di Catania: perché è chiamato così

Rame di Napoli: uno dei dolci più famosi di Catania, scopriamo tutto su questo alimento eccezionale.

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La storia delle Rame di Napoli

Catania è famosa in tutto il mondo soprattutto per le sue bellezze, il calore della gente, le spiagge e il cibo di pregevole qualità tra cui simboli come il famoso arancino che è puntualmente una delle prime richieste dei migliaia di turisti che sbarcano in città ogni anno di volta in volta. E quando si tratta di dolce chi è del posto non può che consigliare le Rame di Napoli, simbolo assoluto della città inizialmente poco conosciuto dai turisti stranieri che diventa però poi indimenticabile una volta assaporato.

Ma la curiosità nasce a chiunque: perché un dolce catanese fa riferimento a Napoli? Premesso che tale si consuma soprattutto durante le festività dei defunti, si tratta – per chi non lo sapesse – di biscotti che si caratterizzano per un cuore morbido dal delicato gusto di cacao, interamente rivestito da una glassa di cioccolato fondente.

Rame di Napoli, la storia del dolce catanese

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Rame di Napoli, perché è chiamato così il dolce

L’origine del nome è in realtà un mistero, anche se ovviamente vi sono diverse ipotesi. Una delle quali attribuisce la paternità della ricetta a un pasticciere di Napoli. Potrebbe essere questo il motivo di tale nome di battesimo poi dato. Un’altra teoria, però, suggerisce un atto simbolico di vassallaggio della Sicilia nei confronti di Napoli, durante l’epoca del Regno delle due Sicilie.

Tuttavia ci sarebbe una terza e più verosimile teoria risalente al medesimo periodo storico, la quale racconta di una moneta coniata durante il regno borbonico contenente una lega di rame, introdotta per sostituire la più pregiata lega di oro e argento. In seguito a questa novità la popolazione decise di creare un dolce ispirato a tale moneta, dando vita così alla Rama di Napoli, nonché città capitale del Regno.

La ricetta originale includeva farina, zucchero, cacao amaro e marmellata di arance; tuttavia, nel corso degli anni, si sono verificate variazioni sia nelle dimensioni che negli ingredienti. L’introduzione di elementi come la Nutella, crema di pistacchio, marmellate e composte di frutta o vegetali (come zucca o brassica) ha arricchito ulteriormente la preparazione.

Ad Acireale, per esempio, zona dove è conosciuta come “nucatuli”, questa delizia presenta una variante tipica alla zuccata, nonché una confettura realizzata con zucca e arricchita con scorze di agrumi. Tradizionalmente confezionati durante le festività di Ognissanti, i Rame di Napoli vengono donati ai bambini come segno di apprezzamento dai loro defunti parenti, in riconoscimento della loro condotta virtuosa nel corso dell’anno. E’ un dolce tuttavia facilmente accessibile anche in tutti gli altri giorni dell’anno nei principali bar e pasticcerie della città.

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