Rinnovati gli accordi per l‘attivazione di nuovi tirocini extracurriculari, finanziati dal “Pon inclusione,” per i percettori di Reddito di Cittadinanza.
L’accordo rinnovato dal comune di Catania, capofila del distretto socio sanitario 16, il Centro Provinciale per l’Impiego e le Associazioni datoriali Confcommercio, Ci.fa, Cna, Confesercenti, Assoesercenti, Unicoop, Confcooperative, LegaCoop, Uneba, Agci, permette ai beneficiari del Rdc di usufruire di una nuova finestra di 3 mesi di formazione “on the job” in azienda.
La proroga autorizzata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali è un‘opportunità che permette di continuare a lavorare per il decollo delle misure di contrasto della povertà. Ma anche per una inclusione sociale “diffusa e capillare”
E’ rivolto ai residenti di Catania, Misterbianco e Motta Sant’Anastasia. Permetterà loro di riqualificare le loro competenze. Migliorare la spendibilità nel mercato del lavoro. Ma c’è di più: è prevista un’indennità mensile aggiuntiva di 600 euro.
Ampi i requisiti per accedere al progetto: aziende con 5 lavoratori due tirocini; da 6 a 21 lavoratori quattro tirocini.
Il progetto del Distretto Socio Sanitario 16 prevede l’attivazione ed il finanziamento di tirocini extracurriculari di inserimento o reinserimento lavorativo avvalendosi dei centri per l’Impiego. Già in passato a Catania, oltre 30 aziende hanno aderito al progetto dedicato ai percettori del Reddito di Cittadinanza.
Il termine per l‘adesione scade il 28 febbraio. Il tirocinio inizierà il primo marzo e si estende per tre mesi. L’impresa ospitante, potrà inoltre usufruire di una copertura spese di 400 euro. Avviare il tirocinio e formare del personale che in prospettiva potrà divenire un supporto operativo e produttivo per l’azienda.
“L’avvio del Pon inclusione ha segnato un momento storico in cui sono state ripensate le politiche attive del lavoro introducendo logiche di integrazione inedite – spiega l’assessore alla politiche sociali del comune di Catania Giuseppe Lombardo – oggi, in un momento in cui la pandemia sembra rallentare e nel perdurare delle misure di contenimento del Covid, constatare che l’anno scorso sono stati avviati poco meno della metà dei tirocini finanziabili con le risorse rese disponibili dal PON, deve considerarsi certamente un risultato acquisito. C’è anche da aggiungere che riaprire una nuova finestra formativa permette nuovamente di offrire opportunità di riqualificazione. Utili per il futuro lavorativo di coloro che al momento percepiscono il reddito di cittadinanza, che sono privi di occupazione e intendono reinserirsi nel mondo del lavoro”.
“Il particolare periodo di crisi legato alla pandemia, che comunque dobbiamo cominciare a lasciarci alle spalle guardando alla possibile ripresa – spiega Giusi Delfa dirigente del servizio comunale di Catania della Direzione Famiglia e politiche sociali- imporrà a tutte le aziende una nuova programmazione delle risorse umane. Con i giusti percorsi ed incentivi le aziende potranno ottenere un minor impatto del costo del lavoro, a fronte di una forza lavoro rinnovata. Se poi consideriamo che questa rinnovata macchina delle politiche attive appena messa in modo ha dovuto affrontare la pandemia, il lockdown e quindi la chiusura delle attività imprenditoriali è facile comprendere il livello di difficoltà affrontate. A ciò si aggiunga che nel post-lockdown il primo settore che è crollato è ovviamente stato il settore dei servizi. Che è anche quello che tradizionalmente si presta maggiormente ad accogliere i tirocinanti”.
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