L’Istituto di Previdenza con un messaggio ha fatto sapere come passare dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno di inclusione
Con il messaggio n. numero 4179 del 24-11-2023, l’Inps ha informato la popolazione interessata cosa dovrà fare nella delicata fase di passaggio dal Reddito di Cittadinanza, attivo fino a dicembre 2023, all’Assegno di Inclusione, in avvio da gennaio 2024 che sostituisce l’ormai vecchia e tanto dibattuta misura che è stata in vigore per 4 anni.
RdC dopo dicembre, INPS: “conservate la card”
L’Istituto invita i percettori di Reddito di cittadinanza a non buttare la scheda Rdc poiché servirà spendere l’eventuale ultima ricarica di dicembre ma anche per l’accredito di arretrati, conguagli ed eventuali pagamenti per l’Assegno Unico dei figli a carico. Il pagamento dell’ultimo assegno RdC arriveranno tra il 15 e 27 dicembre, con un anticipo sulla ricarica ordinaria, prima di Natale. La circolare per poter fare domanda del Reddito di Inclusione manca ancora ma dovrebbe arrivare a metà dicembre
Ma chi avrà diritto all’Assegno di inclusione? Voluto dal governo Meloni poiché il partito di maggioranza, Fratelli d’Italia, è da sempre contrario al Reddito di Cittadinanza, è un sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionato come sempre per queste misure al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, ma anche alla prova dei mezzi sulla base dell’Isee (leggi qui cosa cambia del 2024), così come all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.
I destinatari sono i nuclei familiari che abbiano almeno un componente con disabilità, minorenne, con almeno 60 anni di età o in condizione di svantaggio e con tanto di inserimento in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
Per quanto riguarda l’importo, è composto da una integrazione del reddito familiare fino a euro 6.000 annui, cioè 7.560 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
Può essere anche aggiunto un contributo per l’affitto dell’immobile dove risiede il nucleo richiedente. Il beneficio viene erogato continuamente per non oltre 18 mesi. Può essere rinnovato per altri 12 mesi, previa sospensione di un mese.