Prosegue l’impegno del governo Musumeci nella lotta alla dispersione scolastica e alla povertà educativa in Sicilia.
Ammonta a 32 milioni e mezzo la dotazione del nuovo “Piano straordinario 2021-2023”, presentato stamattina in conferenza stampa.
A Palazzo Orleans, ad illustrare il tutto il presidente della Regione, Nello Musumeci e l’assessore all’Istruzione, Roberto Lagalla.
Insieme a loro, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, Patrizia Agata Fasulo, e il dirigente generale del dipartimento Istruzione della Regione, Antonio Valenti.
Alla conferenza hanno partecipato anche i rappresentanti di varie istituzioni scolastiche coinvolte.
“Abbiamo speso circa 120 milioni di euro nella lotta alla dispersione scolastica e alla povertà educativa – ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci – e stiamo lavorando per riproporre le iniziative che hanno consentito risultati significativi, come il tempo pieno per la scuola elementare, il recupero dei ritardi nell’apprendimento, laboratori formativi, tirocini e apprendistato. Partivamo da un tasso di dispersione scolastica del 24,3% e oggi siamo al 19,4%, un risultato veramente importante frutto di un lavoro di rete che ha funzionato. Questa drastica riduzione, però, non basta. Non siamo ancora soddisfatti né appagati. Vogliamo fare molto di più ed è per questo che già oggi abbiamo presentato il programma per il 2022“.
«Il progetto – ha spiegato l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla – rilancia e valorizza le attività svolte negli ultimi anni per la povertà educativa, investendo nuove risorse per migliorare gli spazi abitativi della scuola, intesa come luogo di costruzione delle personalità e della cittadinanza. A giorni, inoltre, uscirà un nuovo bando sull’edilizia scolastica per completare il processo di riqualificazione degli edifici, con particolare attenzione a mense, palestre, biblioteca e altri luoghi di aggregazione degli studenti».
«I risultati presentati oggi dal dossier – ha aggiunto Patrizia Agata Fasulo, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale – sono frutto di un lavoro sinergico fra l’Usr e la Regione Siciliana, che ha messo in atto una serie di azioni incisive orientate al benessere degli alunni contro la dispersione scolastica, con azioni concrete; per esempio, sul fronte del recupero degli alunni che non hanno terminato la terza media e di coloro che non sfruttano le competenze formative dopo il diploma, dell’incremento delle sezioni Primavera, nonché della formazione dei docenti».
L’azione, a carattere sperimentale, è finanziata con fondi di provenienza regionale e comunitaria.
Nel dettaglio, 2,5 milioni di fondi regionali saranno impiegati per il Piano estate 2021-22.
10 milioni, a valere sul Poc Sicilia 2014/20, saranno destinati al recupero dei ritardi dell’apprendimento.
Nonché al contrasto del fenomeno degli abbandoni nel periodo dell’obbligo scolastico.
20 milioni, provenienti dai Fondi Fesr 2014-2020, andranno alla riqualificazione degli spazi scolastici per la fruizione di attività scolastiche comuni.
Sono 98 le scuole siciliane di primo/secondo ciclo che hanno già aderito alla manifestazione d’interesse e che otterranno i primi contributi del Piano.
Un Piano frutto del lavoro congiunto tra la Regione Siciliana, il Ministero dell’Istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale.
Le risorse per la prima annualità 2021/22 sono state assegnate rispettivamente a 66 scuole di primo ciclo e 32 istituti di secondo ciclo
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