Cos’è la retroversione del bacino e quali esercizi possono aiutarci ad evitare i dolori alla schiena dopo i workout.
Quando si pratica attività sportiva di vario tipo e in maniera più o meno intensa, può capitare alla fine del workout o in generale della sessione di allenamento di avvertire dolore alla schiena. Le cause di questo dolore sono molteplici e vanno dalla cattiva postura che si assume quando si pratica l’esercizio agli eccessivi carichi di peso che si assumono o anche alla mancanza di stretching. Tutti elementi che mettono sottopressione la zona lombare che sollecita i dischi intervertebrali riducendone l’elasticità, il che causa infiammazioni e di conseguenza dolore.
Per evitare di arrivare a questa ultima fase è bene conoscere i movimenti del bacino e in particolare la retroversione,così da riuscire ad intervenire sulle cause evitando il dolore.
Quando si parla di retroversione del bacino, si indica un movimento di quest’ultimo che, come lascia intuire il termine, consiste in una rotazione posteriore del bacino e che porta all’appiattimento della zona lombare e ad accorciare il retto e l’addome e di conseguenza anche i glutei. Oltre alla retroversione, c’è il movimento opposto ovvero l’antiversione che determina i risultati opposti.
È bene avere coscienza di questi due movimenti della zona lombo-sacrale perché in questo modo si possono evitare situazioni di stress fisico che sfociano in dolore. Nel caso specifico della retroversione, questa ci permette se adottata di avere più stabilità in alcuni esercizi, evitando il formarsi dell’infiammazione dolorosa.
Come si effettua la retroversione? Prediamo il caso tipo di un workout all’addome eseguito da terra; se dobbiamo eseguire il plank attenzione a crollare con le pelvi verso il basso inarcando la schiena, bisogna invece mantenere il tronco ben allineato leggermente discendete verso i piedi. Se siamo in posizione supina, invece, per effettuare bene l’esercizio in retroversione di bacino attenzione a “non perdere” la schiena facciamo in modo di tenerla ben distesa a terra con i glutei leggermente inarcati verso l’altro.
Se dobbiamo effettuare push up, infine, allora ginocchia a terra, pressione sulle braccia e addome che si inarca leggermente verso l’alto e glutei che si stringono verso il basso. Se eseguiti in questo modo, gli esercizi avranno non solo più efficacia ma soprattutto non provocheranno dolore.
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