Riciclaggio di auto rubate: denunciati padre e figlio

Denunciati due responsabili del reato di riciclaggio.

I poliziotti del Commissariato sezionale “Borgo Ognina” hanno denunciato due soggetti di 47 e 28 anni per il reato di riciclaggio.

I due, padre e figlio con precedenti per reati contro il patrimonio, erano dediti al riciclaggio delle auto rubate: all’interno del garage di pertinenza della loro abitazione, rinvenuta dagli agenti del predetto Commissariato una Fiat 500, rubata nel siracusano qualche giorno prima.

Alla macchina era stata apposta la targa di un’altra auto dello stesso colore e modello e contraffatto il numero di telaio. In modo che anche in caso di controllo, nessuno potesse sospettare della provenienza furtiva del veicolo.

Pertanto, i due soggetti, indagati in concorso per il reato di riciclaggio.

La Fiat 500 ,invece, riconsegnata ai legittimi proprietari.

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I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Catania, all’esito di un servizio di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, hanno sequestrato complessivamente 47 kg tra marijuana, hashish e cocaina. E hanno tratto in arresto due uomini, di 40 e 35 anni, residenti a Catania.

L’ attività repressiva è iniziata a seguito dell’intensificazione, nell’imminenza delle festività pasquali, dei servizi antidroga nell’ambito della provincia di Catania. Condotte dalle unità specializzate del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania.

L’intervento della Guardia di Finanza

In particolare, le attività repressive – anche a seguito del potenziamento dell’attività informativa sul territorio – si sono concentrate in primo luogo su un deposito. Oggetto di plurime segnalazioni in merito a movimentazioni sospette, soprattutto in orari notturni

Disposti, così, diversi servizi di osservazione e di controllo. All’esito dei quali, raccolti i preliminari elementi di riscontro, effettuato un intervento repressivo.

All’atto dell’ingresso nel deposito, immediatamente identificato un soggetto, 40 anni, originario di Catania, proprietario dell’immobile.

La perquisizione

Le conseguenti attività di perquisizione hanno consentito così di rinvenire circa 29 kg di sostanze stupefacente e, nel dettaglio, 22,5 kg. di marijuana tipo amnesia, ad elevato effetto stupefacente, 3,8 kg di hashish e 2,4 kg. di cocaina. Oltre a un bilancino e a strumenti per confezionare lo stupefacente.

Dall’esame degli elementi rivenuti durante le operazioni di perquisizione è emerso che lo stupefacente sottoposto a sequestro era stato inviato dalla Spagna, a mezzo trolley spediti tramite corrieri, verso plurimi indirizzi della provincia catanese.

Le attività si sono così concentrate su un’ulteriore spedizione in arrivo a Catania. Le conseguenti attività ispettive hanno permesso di intercettare la spedizione e sequestrare complessivi 19 kg di marjuana di tipo amnesia. E trarre in arresto il destinatario della spedizione.

Il sequestro e i provvedimenti

A conclusione delle attività, sequestrato un quantitativo pari a 47 kg. di sostanza stupefacente tra marijuana, hashish e cocaina.

Entrambi i soggetti ritenuti responsabili – nell’attuale stato del procedimento, in cui non si è pienamente realizzato il contraddittorio con le parti – sono stati arrestati in flagranza di reato.

L’arresto, su richiesta della Procura della Repubblica di Catania, convalidato dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale locale.

L’attività investigativa si colloca nel più ampio quadro delle attività poste in essere dal Comando Provinciale della Guardia di finanza di Catania volte alla repressione della produzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti. E a tutela, in particolar modo, delle fasce più deboli della popolazione.

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