Rieletta Nicoletta Gatto come Presidente AUSER

Nicoletta Gatto ricoprirà ancora la carica di Presidente all’interno di AUSER Catania. La nuova presidente vanta grande esperienza nel settore dei soggetti anziani e un interesse verso i problemi di inclusione sociale e tutela dei più fragili. L’elezione è avvenuta nel Salone Russo di via Crociferi. Tra i partecipanti presenti Carmelo De Caudo, segretario generale della Cgil. Hanno partecipato anche Pippo Di Natale, presidente AUSER Sicilia ed Enrico Piron, presidente nazionale AUSER.

GLI OBIETTIVI E LE INIZIATIVE DI AUSER

L’associazione AUSER di recente si è messa in mostra soprattutto nel campo del volontariato. Tra gli obiettivi dell’associazione spiccano l’educazione degli adulti con specifici laboratori, la solidarietà internazionale con particolare riferimento alle persone anziane e ai legami tra generazioni. AUSER punta su una vasta rete di soci e volontari, soprattutto giovani catanesi. Il lavoro dei volontari ha focalizzato l’attenzione sull’assistenza verso i senza fissa dimora. Ne è un esempio l’impegno del gruppo “Integra Corner” di Shub. Il progetto era orientato ad aiutare gli anziani bisognosi di accompagnamento nelle sedi vaccinali durante e dopo il lockdown. 

Nicoletta Gatto confermata presidente AUSER

NICOLETTA GATTO ATTENZIONA IL SETTORE DELLA TERZA ETA’

Nicoletta Gatto parte dall’assalto violento alla sede nazionale della CGIL per evidenziare alcuni ostacoli da superare. Tra questi il lieve supporto delle istituzioni locali rispetto sul diritto alla casa e alla salute per gli anziani. Inoltre la neo-presidente AUSER palesa la volontà di istituire il relativo Forum a Catania per intensificare il legame con il Terzo Settore e avere una maggiore comunicazione con le amministrazioni locali.

Nicolette Gatto dichiara: “Per l’autosufficienza degli anziani diventa ormai improcrastinabile una legge quadro, in grado di promuovere e favorire la permanenza nelle proprie abitazioni degli anziani più fragili, attraverso interventi che vanno dal l’ambito socio sanitario a quello riguardante l’abitazione nella quale si risiede, perché non vi è dubbio che favorire la deistituzionalizzazione degli anziani e la loro permanenza al proprio domicilio favorisca il benessere degli stessi”.

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