L’emergenza rifiuti continua a imperversare la città di Catania con i suoi innumerevoli cumuli di immondizia sparsi per le strade. Se da un lato il Comune di recente abbia intensificato i lavori di raccolta dei rifiuti, dall’altro appare quasi necessario focalizzare l’attenzione sulla differenziata. Sulla questione è intervenuto il circolo ambientalista di Legambiente Catania che in un post su Facebook chiede di aumentare gli impianti per il riciclo dei rifiuti così da tutelare maggiormente le risorse ecologiche a disposizione.
LEGAMBIENTE PROPONE UN MODELLO DI ECONOMIA CIRCOLARE
Nel post sui social Legambiente, raccogliendo alcune segnalazioni dei catanesi sugli accumuli di spazzatura, afferma l’importanza di un’economia circolare che consenta di sprecare meno risorse soprattutto in termini di smaltimento dei rifiuti. Legambiente scrive: “Vogliamo una raccolta differenziata che consenta il riciclo dei rifiuti. Le risorse del pianeta non sono infinite e sotterrare i materiali di scarto (o bruciarli) oltre che inquinante, è uno spreco. Il modello di economia lineare “compro, utilizzo, butto, incenerisco” non consentirà la sopravvivenza del pianeta per molti anni ancora. Il sistema di economia circolare, invece, imita la natura dove tutto si crea e nulla si distrugge”.
PER LEGAMBIENTE NECESSARI “PIU’ IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI”
A tal proposito Legambiente spiega la necessità di possedere più impianti per lo smaltimento dei rifiuti, soprattutto organici, e attenuare così l’inquinamento ambientale. Legambiente dichiara: “Chiediamo alla Regione Siciliana più impianti per il trattamento dei rifiuti. Immaginate ad esempio quanti campi siciliani potrebbero essere concimati se ci fossero tanti impianti per il compostaggio dell’ umido prodotto dalle nostre cucine e da quelle delle attività di ristorazione. E pensate, invece, quanto questo umido possa inquinare i terreni quando, mescolato a batterie, a farmaci ed altri materiali, viene sotterrato. In Europa ci sono riusciti a creare una vera economia circolare. Solo noi siciliani facciamo eccezione”.