Risparmiavano in bolletta manomettendo il contatore: cinque denunce a Tremesteri Etneo
I Carabinieri di Tremestieri Etneo hanno denunciato tre donne di 36, 48 e 59 anni e due uomini di 46 e 60 ritenuti responsabili di furto aggravato.
Nell’ambito delle attività predisposte per arginare il fenomeno degli allacci abusivi alla rete elettrica, i carabinieri evidenziano consumi verosimilmente non corrispondenti alla realtà od addirittura totalmente inesistenti, per la mancanza di un regolare contratto di fornitura.
Nel caso delle cinque abitazioni dei denunciati i tecnici hanno riscontrato, in ognuna di esse, che i relativi contatori elettrici erano stati manomessi al fine di conteggiare un numero minore di kilowatt rispetto a quelli realmente consumati. I cinque infatti da un po’ di tempo risparmiavano nelle bollette.
Le attività di controllo, pertanto, proseguiranno secondo un piano di verifica approntato utilizzando i dati tecnici forniti dal distributore dell’energia elettrica.
IL FURTO DI NOVEMBRE
Le Forze dell’Ordine hanno segnalato all’autorità giudiziaria uomo di 65 anni di via Etnea per danneggiamento.
Gli inquirenti hanno rinvenuto nelle abitazioni a fattor comune delle due donne la manomissione dei contatori elettrici, che ha permesso loro di consumare gratuitamente quasi 1400 kilowattora, il cui ammanco naturalmente è andato a ricadere sulle bollette dei cittadini rispettosi delle regole.
Particolare, invece, la storia relativa al 65enne.
Quest’ultimo infatti, convinto di poter alleggerire il peso della propria bolletta della luce, ha provato di fatto a manomettere il contatore.
Tuttavia, forse per uno scherzo del destino, il tentativo non é andato a buon fine perché la modifica effettuata sul misuratore non aveva sortito gli effetti sperati, provocando un importante danno all’apparecchio di proprietà del gestore elettrico.
Per tal motivo l’uomo, che suo malgrado ha pagato in pieno i propri consumi, dovrà rispondere del reato di danneggiamento contestatogli dai militari. Come si suol dire, dunque, oltre il danno la beffa.