Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, attraverso i suoi legali ha presentato un nuovo ricorso cautelare al Tribunale Civile etneo contro il provvedimento di sospensione per 18 mesi dal suo incarico di primo cittadino, in applicazione della legge Severino.
Gli avvocati Eugenio Marano e Claudio Milazzo chiedono ai giudici di disporre “il pieno esercizio del diritto di elettorato passivo di Salvatore Domenico Pogliese”.
“Comunque idoneo – proseguono i difensori – a garantire la prosecuzione del proprio mandato elettorale quale sindaco di Catania e della città Metropolitana di Catania”.
Al centro del procedimento l’applicazione della sospensione e, in particolare, se si può interrompere o meno il conteggio della durata dei 18 mesi.
Trattandosi, nella fattispecie, di un provvedimento cautelare.
Marano e Milazzo sostengono che la sospensione non possa sussistere, trattandosi appunto di un provvedimento di tipo cautelare, con un inizio e una fine.
Per la Prefettura di Catania, al contrario, la durata può essere “congelata” e poi ripartire dall’interruzione.
Tesi, quest’ultima, condivisa dalla Procura di Catania in sede di udienza davanti al tribunale civile.
A gennaio il provvedimento di sospensione nei confronti di Pogliese
Lo scorso 24 gennaio, la Prefettura etnea inviò una nota al Comune di Catania segnalando il “ritorno in vita” della sospensione dalla carica del sindaco Salvo Pogliese, in applicazione della legge Severino.