A Catania, i primi giorni di febbraio, sono giorni di festa. Si celebra la Santa Patrona, la Protettrice della Città. Sant’Agata, a cui i catanesi sono intimamente devoti.
Le celebrazioni agatine, si pensi, sono conosciute in tutto il mondo: la festa di Sant’Agata è la terza più seguita al mondo.
Purtroppo, però, causa covid, per il secondo anno di fila, a porte chiuse. In conformità con le norme anti-covid.
Proprio per questa ragione, il Pontificale, oggi ,nel giorno della Santa, è stato celebrato questa mattina alle 6. Rigorosamente in assenza dei fedeli. Tradizionalmente, invece, questo momento di raccoglimento e preghiera si svolge intorno alle 10:30 nella bella Cattedrale di Piazza Duomo.
“Noi forse ci siamo scoraggiati”-perché- “ci descrivono prospettive e traguardi paradossali rispetto a quanto abitualmente ascoltiamo dagli altri o pensiamo noi stessi, indottrinati da una pubblicità sempre più invadente e suadente”.
Questo è un passaggio dell’omelia dell’amministratore apostolico, Mons. Salvatore Gristina. In occasione del Santo Pontificale celebrato questa mattina alle 6 in Carredrale. Presente anche il sindaco reggente Roberto Bonaccorsi.
Esposto, prima dell’inizio della messa, il busto reliquiario della Vergine e Martire, accanto all’altare. Alla fine delle celebrazione, il busto è stato riportato nel luogo in cui è custodito.
Mons. Gristina ha sottolineato:
“L’assenza delle processioni può aiutarci a comprendere meglio che partecipare a questi gesti di devozione in onore della Madonna e dei Santi, costituisce un pubblico impegno di voler camminare con loro, di vivere come loro. Infatti, in comunione con tutte le Chiese abbiamo iniziato il cammino sinodale diocesano per una Chiesa sinodale che ci vedrà crescere nella comunione, nella partecipazione e nella missionarietà”.
Mons. Salvatore Gristina ha fatto riferimento all’ingresso del nuovo arcivescovo: “In questo cammino si inserirà il 19 febbraio il nuovo arcivescovo, Monsignor Luigi Renna. Egli diventerà nostro compagno di viaggio. Anzi, lo guiderà con il ministero episcopale che svolgerà tra di noi con la luce e la forza dello Spirito e come immagine autentica di Gesù Buon Pastore”.
Mons. Gristina, che ha lasciato l’incarico di arcivescovo di Catania per ragioni legate all’età, ha deciso di rimanere “in questa amata chiesa catanese” per “il resto dei giorni, che il Signore vorrà concedermi” e “sotto la guida del nuovo Pastore, verso il quale fin d’ora e pubblicamente, nella fraternità episcopale, prometto rispetto ed obbedienza”.
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