28 Febbraio è la data di scadenza per la presentazione dei progetti finalizzati al recupero dei beni confiscati in possesso delle amministrazioni locali.
In merito, Agata Palazzolo, segretaria provinciale del Sunia osserva: “Si tratta di una grande opportunità per soluzioni utili a fronteggiare l’emergenza abitativa. Catania non dovrebbe farsi scappare questa occasione”.
Il Sunia di Catania segnala che il bando emanato assegna 300 milioni di euro alle regioni meridionali per diverse finalità. Tra le quali, la creazione di strutture, le residenze sociali/sanitari. Ma anche centri diurni, coabitazione sociale a sostegno dell’alloggio/inclusione sociale delle persone che vivono in condizioni di esclusione; riqualificazione di spazi pubblici volta a migliorare i servizi sociali per i cittadini. Inoltre, per creazione di spazi di incontro socioculturale per i giovani gestiti da associazioni di volontariato e l’utilizzo di beni per fini istituzionali.
La Segretaria Provinciale del Sunia, Agata Palazzolo
Agata Palazzolo, Segretaria Provinciale del Sunia: “Da tempo chiediamo l’apertura di un’interlocuzione con l’ Amministrazione del Comune di Catania affinché non si perda questa occasione. E si tenga conto nei progetti di riutilizzo della destinazione a fini abitativi. In una fase in cui aumenta la povertà e la deprivazione abitativa riteniamo che il patrimonio di alloggi confiscati alla mafia possa contribuire in maniera non residuale a mitigare il disagio e ad incrementare l’offerta abitativa per l’emergenza. Questo è ancora più vero con la fine del blocco degli sfratti, in cui sarà necessario assicurare il passaggio da casa a casa per almeno, nella sola città di Catania, di 5000 famiglie.”
