Scoperta truffa online da 2 milioni di euro

Il Gip della Procura di Roma ha emesso 14 misure cautelari tra la Capitale, Terni e Genova, nei confronti di 12 cittadini del Bangladesh, un egiziano e un indiano, gravemente indiziati, a vario titolo, di truffa aggravata, riciclaggio ed auto-riciclaggio.

Le indagini, iniziate nel 2020, dopo due denunce per truffa internazionale presentate, rispettivamente, da un cittadino peruviano, giunto in Italia dal Sudamerica proprio per sporgere denuncia, e da un cittadino cinese.

LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI

Le due vittime avevano risposto a un annuncio in rete che pubblicizzava la vendita di un mezzo agricolo a prezzo concorrenziale, ed erano stati convinti a depositare su 2 conti correnti, intestati a uno degli indagati, la somma complessiva di 87.000 e 55.000 euro, senza però ottenere nulla in cambio.

Grazie agli accertamenti condotti proficuamente sui movimenti bancari dei due conti correnti si è potuto stabilire che i destinatari delle misure cautelari, una volta incassate le ingenti somme di denaro, attraverso un sistema ben collaudato di “Money Laundering”, hanno provveduto a versarle su altri conti correnti intestati ad altri indagati i quali, rapidamente, hanno effettuato in parte dei prelievi di contante e in parte versavano su societa’ del tipo “Money Trasfer” o su conti correnti esteri. Oltre alle truffe on-line, si è scoperto che gli indagati si erano resi responsabili di numerosi raggiri informatici (phishing) mediante i quali i malviventi riuscivano a sostituire il proprio IBAN con quello effettivo sul quale l’ignaro debitore (solitamente un imprenditore) versava la cifra.

Attraverso la ricostruzione dei flussi di denaro e l’analisi dei numerosi conti correnti coinvolti nell’attività, è stato accertato che l’importo complessivo delle somme sottratte,mediante le numerose truffe compiute su scala internazionale, tutte commesse tra l’inizio del 2020 e i primi mesi del 2021, ammontava a circa 2 milioni di euro.

Inoltre, numerosi conti correnti, utilizzati per la commissione dei reati, sono stati sequestrati, con il recupero di oltre 200.000 euro. Sono ricercati gli altri indagati non ancora rintracciati, alcuni dei quali domiciliati in altre regioni della Penisola ed altri rientrati nel loro Stato d’origine.

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