Tredicesima in arrivo per tanti cittadini che avranno una boccata d’ossigeno per affrontare le spese del prossimo mese
Milioni di lavoratori e pensionati sono in attesa della tredicesima mensilità. Non tutti però la riceveranno nelle stesse tempistiche che sono diverse soprattutto per i dipendenti (differenze tra pubblico e privato), dalla tipologia di mansione e dal contenuto del contratto lavorativo. Facciamo un riepilogo.
Tredicesima in arrivo, le date: chi ha diritto a riceverla e chi no
I primi che riceveranno l’accredito saranno i pensionati che venerdì 1 dicembre vedranno il bonifico sul proprio conto, con tanto di arretrati non superiori ai mille euro. Toccherà poi ai pensionati che ricevono i soldi tramite Poste Italiane con il calendario alfabetico.
Per i dipendenti pubblici come gli insegnanti, le tredicesime arriveranno tra il 14 e 16 dicembre per tutti. I lavoratori del Tesoro, invece, dovrebbero ricevere l’assegno tra il 14 e il 15, insieme al cedolino. Date diverse per i dipendenti privati poiché in questo caso il calendario viene stilato in base alla contrattazione collettiva. Per fare un esempio, i lavoratori che hanno sottoscritto un Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (Ccnl) del Commercio, riceveranno le loro tredicesime entro il 24 dicembre: questo è il termine ultimo per tutti ma il datore di lavoro può anticipare i tempi.
Chi ha un impiego pubblico può prendere visione della somma della propria tredicesima sin dai primi giorni di dicembre accedendo direttamente nella sua area personale. Come detto gli importi non sono uguali per tutti e varieranno in base alla tipologia contrattuale del lavoratore, lo stipendio mensile e dai mesi effettivi di lavoro durante tutto l’anno. Hanno diritto alla tredicesima chi ha un lavoro da dipendente ma a tempo indeterminato o part-time.
Ci sono tanti altri lavoratori che purtroppo non vedranno la tredicesima. Sono quelli che lavorano in maniera discontinua e straordinaria o chi lavora solo nei festivi. Stesso discorso valido per chi è in aspettativa perché non riceve lo stipendio e dunque è impossibile fare il calcolo, siccome non paga neanche le relative tasse. Non è prevista neanche per gli autonomi e i titolari di Partita Iva.
