Sequestrati 2 milioni di prodotti accessori da fumo.
E’ il risultato di una serie di servizi di controllo economico del territorio eseguiti dai Finanzieri del Comando Provinciale di Enna. A contrasto del fenomeno dell’abusivismo commerciale, del contrabbando ed a tutela della sicurezza dei prodotti, nei mercati rionali cittadini e gli esercizi commerciali della provincia.
La vicenda
I prodotti da fumo, posti in vendita da operatori economici non autorizzati dislocati nei Comuni di Enna, Piazza Armerina. Ma anche Catenanuova e Nissoria, ad un prezzo inferiore rispetto a quello normalmente praticato dai tabaccai. Con evidente distorsione del mercato legale.
Necessari, poi, appostamenti e pedinamenti per individuare l’illecita filiera di approvvigionamento degli articoli in vendita.
Le ispezioni eseguite dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Enna hanno così permesso di sottoporre a sequestro oltre 2 milioni di filtri e cartine per sigarette, dal peso complessivo di circa 100 kg. Venduti da soggetti non autorizzati e per i quali non era stato effettuato alcun pagamento della relativa imposta di consumo.
Infatti, dal 1° gennaio 2020, introdotta un’imposta di consumo sui prodotti accessori ai tabacchi da fumo (cartine, cartine arrotolate senza tabacco e filtri utilizzati per arrotolare sigarette), consentendone la commercializzazione solo alle rivendite autorizzate in possesso della licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli.
I provvedimenti
A tale riguardo, i militari oltre al sequestro della merce hanno contestato, a ciascuno dei sette titolari dell’attività
di vendita non autorizzata, la sanzione amministrativa del pagamento di una somma che va da 5 a 10mila euro.
Gli stessi, inoltre, segnalati all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l’eventuale applicazione della sanzione accessoria della chiusura temporanea dell’esercizio commerciale.
La specifica attività di servizio, nel contesto delle linee strategiche del Corpo, rientra non solo tra le azioni di prevenzione e contrasto agli illeciti nel settore delle accise e delle imposte di consumo, ma anche tra quelle finalizzate a tutelare la sicurezza dei consumatori. E a preservare la correttezza del mercato in cui operano i rivenditori autorizzati, che assolvono regolarmente le imposte previste per questo genere di prodotti.