Sequestrati 40 mila euro a imprenditore nel siracusano

Nell’ambito delle iniziative a tutela del bilancio dell’Unione Europea in materia di Politica Agricola Comune, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa, con il coordinamento dell’EPPO (European Public Prosecutor’s Office) hanno avviato un monitoraggio sui contributi comunitari elargiti, con particolare riferimento a quei soggetti e ai loro parenti destinatari di misura interdittiva antimafia.
In tale ambito, dunque, le autorità hanno individuato la posizione di un imprenditore A.C., esercente l’attività di allevamento di bovini e produzione di latte, sita in un comune della provincia aretusea, il cui cugino, titolare di una ditta
individuale, risultava sottoposto a una misura interdittiva antimafia dalla Prefettura di Siracusa in quanto
l’azienda risultava soggetta al pericolo di infiltrazioni mafiose.

NON AVEVA DICHIARATO LA CONDANNA

Nel corso degli accertamenti, dunque, emergeva l’illecito da parte dell’imprenditore.

Egli, infatti, nel 1995, con sentenza irrevocabile, aveva subito la condanna per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.).

Ciò nonostante, ha presentato domanda, percependone le relative somme, all’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AG.E.A.) dal 2005 al 2020.

Le istanze di pagamento di contributi agricoli comunitari dichiarando, falsamente, che non sussistevano nei propri confronti cause ostative al riguardo.

In relazione a quanto sopra, inoltre, si notizia la Procura Europea (EPPO) – Organo giudiziario dell’Unione europea, operativo dallo scorso 1° giugno e istituito con il compito di indagare e perseguire i reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione.

La quale, all’esito degli accertamenti, ha iscritto l’imprenditore nel registro degli indagati per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Richiedendo altresì al Tribunale di Siracusa il sequestro preventivo, in via diretta o per equivalente, delle somme corrisposte pari a oltre 41.000 euro.

Frattanto, a fronte dell’emissione del relativo provvedimento, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Siracusa procedevano, poichè non hanno trovato capienza nei conti correnti del responsabile, al sequestro preventivo di n.4 terreni di valore equivalente.

SEQUESTRATI 40 MILA EURO

Dunque, si evidenzia che i pagamenti sottoposti a sequestro riguardano unicamente quelli riconducibili al 2019 e 2020 per un totale appunto di oltre 41.000 euro.

Tenuto conto che l’integrazione normativa al Codice antimafia, ove viene esteso il divieto di percepire contributi comunitari per coloro che sono stati condannati per il reato di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, è avvenuta soltanto nell’anno 2018.

Frattanto, ne deriva, che in ragione del principio di irretroattività, il reato risulta integrato quindi solo per il pagamento delle somme riconducibili alle ultime due annualità (2019 e 2020).

La brillante operazione delle Fiamme Gialle di Siracusa è avvenuta in stretta sinergia con la neoistituita Procura Europea.

Ciò ha consentito l’emissione del primo provvedimento giudiziario della specie in Sicilia relativamente ai finanziamenti europei.

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