Il Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione, a seguito delle risultanze investigative operate dagli investigatori, corroborate anche dall’importante contributo di alcuni collaboratori di giustizia, ha ritenuto sussistere un adeguato quadro indiziario che ha consentito di accertare, a carico di un imprenditore alcamese, un giudizio di pericolosità sociale di tipo “qualificato” includendo lo stesso o nella categorie degli indiziati di appartenere all’associazione di tipo mafioso di cui all’art. 416 bis c.p..
L’ampio ed eterogeneo contesto indiziario, ricostruito su tale versante, è costituito dalle dichiarazioni dei cennati collaboratori di giustizia.
Nonché dagli elementi di riscontro acquisiti a conferma delle accuse di tali propalanti e dalle risultanze delle attività tecniche eseguite, che hanno consentito di contestare al proposto, anche i delitti di cui agli artt. 416 c.p., 640 bis c.p., 216, 223 r.d. n.267/42, 319, 319 bis c.p., riconoscendolo quale dominus di un sodalizio criminoso, idoneo al conseguimento di illeciti profitti, derivanti da finanziamenti pubblici previsti in favore della formazione professionale e da pubbliche erogazioni, ottenute grazie alla commissione di truffe e di illecite distrazioni patrimoniali poste in essere con la rete di società da lui stesso a tal uopo gestite.
SEQUESTRO DI CIRCA 2,5 MILIONI DI EURO
In particolare, le Fiamme Gialle hanno ricostruito alcune aggiudicazioni pubbliche.
Rispetto alle quali, doveva essere versata alla famiglia dell’imprenditore alcamese una percentuale fissa del 2 % rispetto al prezzo loro corrisposto dall’ente pubblico.
Il provvedimento ha disposto il sequestro di 6 compendi aziendali operanti nel settore della formazione professionale, edile e del commercio.
Oltre che di immobili, partecipazioni societarie, depositi e conti correnti bancari personali.
Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa 2,5 milioni di euro.
L’odierno risultato si inserisce nell’ambito delle attività Istituzionali finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite.
Riconducibili inoltre, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.
La competente Autorità giudiziaria ha così autorizzato la divulgazione delle predette notizie agli Organi di informazione.