Sfogo di un catanese emigrato al Nord: “Rispettiamo la nostra città”

Riceviamo e pubblichiamo il messaggio di un cittadino catanese, residente al Nord, sulla condizione attuale di Catania.

Uno sfogo sentito, rabbioso, volto a denunciare i problemi che affliggono da tempo l’intero territorio etneo.

Ecco il testo integrale

Sfogo di un catanese emigrato al Nord perennemente amareggiato.
Ognuno ha le sue abitudini.
Vivo da quasi 18 anni a Torino ma continuo a mantenere un rapporto viscerale con la mia terra; tutto ciò mi spinge a tornarci appena possibile anche solo per qualche giorno.
Al termine di ogni vacanza trascorsa nella mia Catania, amo sedermi sul muretto della terrazza antistante Piazza Europa, fumare un sigaro e rimanere per qualche minuto in silenzio assorto nei miei pensieri. Quasi a volere suggellare il patto di amore eterno con la mia terra ed il mio mare.
Come di consueto, però, lascio Catania con un sentimento di profonda amarezza.
Avevo già visto sui social fotografie di cumuli di immondizia in varie parti della città e, da catanese emigrato al nord, speravo comunque che fosse solo un fatto isolato. Ci siamo indignati quest’estate più per la denuncia di Selvaggia Lucarelli sulla sporcizia ed il degrado della nostra Sicilia piuttosto che sulla veridicità delle sue constatazioni. Mi auguravo però, una volta tornato a Catania per le vacanze natalizie (in un periodo dell’anno in cui la città è meta di turisti), di ritrovare una città abbellita e, almeno apparentemente, pulita e civile.
Si, ribadisco, almeno apparentemente. Perché agli occhi di un turista poco importa quali siano le cause o le responsabilità di così tanto degrado.
Lo so, Signor Sindaco, lei potrebbe dirmi che la situazione non è così facile come sembra e che il problema coinvolge non solo la sua amministrazione ma riguarda anche altre istituzioni. Ma di tutto ciò, mi creda, al turista non può fregare un bel nulla! Il turista lascia la nostra città solo con una certezza: Catania è sporca e degradata!
Le immagini che allego al presente sfogo testimoniano solo una piccola parte di questo degrado, in quanto si riferiscono esclusivamente al tratto di costa antistante piazza Europa
:

  • vetri rotti e sporcizia ovunque,
  • scooter sventrato ed abbandonato sugli scogli,recinzioni divelte.

Ma ci rediamo conto che questa terrazza, caratterizzata dalle meravigliose scogliere laviche, dovrebbe rappresentare una cartolina della nostra città accessibile liberamente dodici mesi l’anno? È davvero così difficile mantenere una parvenza di civiltà? La bellezza di quel proscenio è stata donata dalla natura… a noi spetta solamente il compito di mantenerlo pulito e decoroso. Il problema, purtroppo, lo conosciamo.Siamo tendenzialmente un popolo di incivili.

D’altronde, è notizia di queste ore, purtroppo, l’indegno gesto di qualche deficiente che ha imbrattato con vernice rossa la Scala dei Turchi, uno dei luoghi naturali più belli che io abbia mai visitato e di cui ogni siciliano dovrebbe andare fiero.
Ma torniamo a noi.
Sostengo da tempo la necessità di avere in ogni città un Assessorato all’Estetica. Si, ha letto bene. Perché a mio parere l’estetica è importante.
Io e lei abbiamo iniziato a fare politica nello stesso periodo (seppure con idee politiche contrapposte). Nei miei pochi anni di militanza politica, mi sono principalmente occupato delle manutenzioni. Giravo in scooter per la città, annotando tutto quello che necessitava di un intervento comunale (buche da riparare, strade da asfaltare, fontanelle da sistemare, cartelli stradali divelti da piantare nuovamente, etc.) e poi inoltravo le mie lunghe segnalazioni all’Assessore competente.
Quisquilie o per meglio dire minchiate, secondo alcuni anche del mio partito.
Ma sono anche questi piccoli ed insignificanti interventi che rendono migliore una città. D’altronde, le sarà forse capitato di ricevere in casa una visita improvvisa di qualche ospite e di aver cercato velocemente di rendere più decoroso il suo appartamento, nascondendo alla rinfusa qualche oggetto disordinatamente dentro uno sgabuzzino o magari un po’ di sporcizia sotto il tappeto. Lo sporco ed il disordine rimangono, lo so, ma almeno gli ospiti non se ne accorgeranno. Ecco. La città andrebbe trattata allo stesso modo, come una casa. Innanzitutto provando il medesimo rispetto per quello che ci appartiene e, comunque, nascondendo le minchiate agli ospiti. Altrimenti quegli ospiti non torneranno più a farci visite e parleranno male del nostro modo di gestirla.
Vivendo ormai da quasi 18 anni a Torino e avendo visitato luoghi persino più civilizzati della capitale sabauda, le garantisco che spesso sono i dettagli a fare la differenza e a dare un senso di civiltà e piacere estetico.
Perché comunque al turista non importa che i veri problemi di Catania siano altri (oltre “all’Etna, la siccità ed il traffico” – mi conceda questa citazione cinematografica…); il turista lascerà la nostra città vivendo lo stesso sentimento di amarezza che provo io ogniqualvolta lascio Catania!
Signor Sindaco, mi potrebbe ribattere che quanto da me documentato rappresenta un semplice segno di inciviltà momentanea frutto dei bagordi di capodanno (anche se sappiamo entrambi che anche queste sono minchiate…).
Bene, in tal caso, prenda questo mio sfogo come semplice segnalazione e confiderò, pertanto, che già da domani tutto possa ritornare alla normalità…sarà più difficile convincere però i turisti (ritornati nel frattempo nelle proprie città di origine…) di essere stati sfigati spettatori, per una semplice casualità, di una situazione di degrado temporaneo comunque ormai superata!
Voglio, in ultimo, rivolgere una domanda a voi politici ed amministratori che conoscete meglio di me la politica e la realtà catanese.
Mi chiedo: ma è davvero così difficile migliorare il nostro lungomare?
E’ così difficile immaginare di avere un lungomare perennemente pulito ed ordinato, con defibrillatori funzionanti (e presenti…), panchine e cestini puliti e palme stile Miami (lo so, sono un tradizionalista, ma a me piace la palma nonostante la presenza del punteruolo rosso..).
Ma è davvero così assurdo pensare di avere una passeggiata da piazza Europa al porticciolo turistico Rossi, con panchine, cestini porta rifiuti, strada ben curata, dove ci si possa affacciare per godere di un fantastico paesaggio? Il pericolo di frane lungo quel tratto di costa rimane uno dei problemi irrisolti e tamponati con squallide transenne arrugginite che mortificano la nostra scogliera.
Ecco. Noi continuiamo perennemente a mortificare la nostra terra, senza trovare la forza di dire definitivamente basta a questo scempio. E’ da decenni che sentiamo minchiate. Per favore, non prendeteci più in giro. Le chiedo di assumersi le sue responsabilità in quanto Sindaco, tirando fuori gli attributi e sforzandosi con i mezzi a sua disposizione di dimostrare di voler bene alla nostra città.
Non si preoccupi, non le sto chiedendo l’impossibile. Non le chiederò di superare le correnti gravitazionali o di proteggerci dalle ingiustizie e dagli inganni del tempo, parafrasando una canzone del nostro magnifico Battiato, ma semplicemente di avere più cura della nostra Catania”.

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