Sfratto per morosità incolpevole, sindacati in presidio a Piazza Stesicoro

È ora che la Regione Siciliana faccia la sua parte assicurando somme sufficienti per il passaggio da casa a casa per chi subisce uno sfratto per morosità incolpevole”.

Chiedono attenzione e risorse per chi non riesce più a pagare gli affitti i rappresentanti di Sunia, Sicet Uniat Unione Inquilini, Cgil, Cisl e Uil.

Che ieri mattina hanno indetto un presidio provinciale unitario in Piazza Stesicoro a Catania per “affrontare la sofferenza abitativa e dire no agli sfratti, sì alle case”. 

Si aspettano anche che la Regione solleciti, di concerto con le Prefetture, l’istituzione delle “Commissioni provinciali per la mediazione tra inquilini e proprietari”.

Ma anche uno stanziamento annuale di almeno il 2% dei rispettivi bilanci finanziaria regionale e nei bilanci degli Enti locali da destinare al disagio abitativo.

Per le sigle provinciali che hanno inscenato la protesta – ma le stesse sigle a livello regionale hanno organizzato anche un’iniziativa regionale a Palermo- si potrebbe trovare una soluzione immediata all’emergenza.

Magari nell’utilizzo del patrimonio immobiliare confiscato alla mafia.

Un altro passaggio necessario sarebbe poi il censimento dei beni immobili dismessi o non utilizzati di proprietà degli Enti pubblici per destinarli alle finalità abitative.

L’attivazione a livello comunale (o sovracomunale) delle Agenzie Sociali per l’Abitare, che fungano da supporto per chi si trova in condizioni di difficoltà abitativa.

E che abbiano una funzione di coordinamento dei programmi e delle risorse del nuovo welfare abitativo.

Per SUNIA SICET UNIAT UNIONE INQUILINI, CGIL CISL UIL sarebbe anche necessario ridisegnare l’impianto normativo dell’edilizia residenziale pubblica e sociale.

Dati drammatici

Identificando nuove risposte ai nuovi bisogni sociali purtroppo sempre più drammatici.

In Sicilia si prevedono dai 15 mila ai 20 mila che subiranno lo sfratto a breve termine per “morosità incolpevole”.

Se a questo aggiungiamo le circa 30 mila famiglie in attesa dell’assegnazione di un alloggio e i 10.000 invisibili, il quadro della sofferenza è completo.

A Catania a fronte di una stima di almeno 4000 sfratti nel corso del 2022 sono più di 10.000 le famiglie in grave sofferenza abitativa.

I sindacati hanno infine ribadito la loro critica sulla scelta del Comune di allontanare gli homeless dai portici di piazza della Repubblica, “senza però garantire loro un posto sicuro e igienico dove ricoverarsi”.

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