“In questo palazzo ci hanno vissuto i nostri genitori, abbiamo cresciuto i nostri figli. Abbiamo provveduto alla manutenzione del palazzo impiegando i nostri risparmi. Evitando il crollo dello stabile. Io voglio restare in questa casa, nella mia. Un’alternativa? Non ce l’abbiamo.”
Queste sono le parole di una delle abitanti del palazzo in Via Gallo n.4, di proprietà del Policlinico che insieme agli altri occupanti dell’immobile probabilmente, subiranno uno sfratto il 24 gennaio.
“Io non mi sento un’occupante abusiva (ndr). Io sono una coinquilina in attesa di regolarizzazione. La chiediamo da anni” dichiara.
La rabbia di Giusy Milazzo, Segretaria Regionale del Sunia Sicilia
Come, infatti, ci viene chiaramente spiegato dalla Segretaria Regionale del Sunia Sicilia Giusy Milazzo: ” Ci sono stati diversi incontri con il Policlinico. Abbiamo presentato una proposta di transazione che tiene conto del desiderio delle famiglie di regolarizzazione. E’ da 20 anni che la chiedono. Abbiamo proposto che il debito contratto con il Policlinico venga gradualmente decurtato e pagare il canone d’affitto (ndr) con contratti regolari”
La Segretaria Giusy Milazzo precisa, poi, che l’immobile non era abitato né utilizzato dal Policlinico ma che, anzi, è stato possibile renderlo abitabile solo grazie al consistente contributo delle famiglie che adesso, probabilmente, subiranno uno sfratto. L’impiego del loro denaro ha permesso di eseguire importanti lavori di manutenzione.
Fortemente critica nei confronti di come la vicenda sia stata gestita da parte del Policlinico, la Segretaria Milazzo, racconta: “A seguito della nostra proposta, il policlinico (ndr) ha risposto semplicemente con due note dichiarando la sua mancata intenzione di accoglierla. Inoltre, ha dichiarato di “non voler gestire alcuna condizione di illegalità”. Ma non si tratta l’illegalità, si tratta di un diritto: le famiglie hanno intenzione di pagare il debito. E di concludere un contratto. Queste persone hanno diritto ad avere una casa in cui vivere”.
“La casa è un diritto” è una frase presente anche nello striscione appeso su uno dei balconi del palazzo: in segno di protesta. Ma è anche ciò per cui si batte lo Studentato 95100 i cui membri erano presenti oggi in Via Gallo per dare sostegno alle famiglie in difficoltà.
Noi abbiamo intervistato uno dei membri: