Si intrufola nel giardino dell’ex fidanzata e la aggredisce: ai domiciliari

I Carabinieri di Noto hanno arrestato un 23enne modicano che, dopo una serata trascorsa con amici in un locale di Pachino, si era introdotto nel giardino della casa della sua ex fidanzata aggredendola per vecchi rancori legati alla recente fine della loro relazione.

L’ uomo avrebbe aggredito anche due amiche della ragazza ma, grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri e di altre persone presenti, le lesioni riportate sono state per tutte e tre fortunatamente lievi.

Il giovane, che ha resistito all’intervento dei militari, trovato in possesso di un coltello a serramanico di 17 cm, per la detenzione del quale, denunciato anche alla Procura della Repubblica di Siracusa.

Al termine delle formalità, condotto, l’arrestato, nella sua abitazione di Scicli (RG) in regime di arresti domiciliari. Dopo il rito direttissimo, celebrato nella giornata di ieri davanti al Tribunale di Siracusa, sottoposto all’obbligo di firma.

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Su richiesta della Procura Distrettuale di Catania, il G.I.P. del Tribunale in sede ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di:
· ZAPPULLA Antonino (cl. 1984), gravemente indiziato di rapina aggravata nei confronti di una ragazza. Il provvedimento è stato eseguito il 19 febbraio 2022 dalla Polizia di Stato.

Sotto la direzione di questa Procura, le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile – Contrasto al Crimine Diffuso.

La quale ha avviato tempestivi accertamenti finalizzati alla identificazione di un soggetto.

Che la notte del 20 gennaio scorso si era reso autore di una rapina nei confronti di due giovani.

Invero, il soggetto – approfittando di un momento di distrazione della coppia – ha afferrato la ragazza per il collo.

Bloccandola con il braccio sinistro e, brandendo un taglierino, chiedendo che gli consegnassero i soldi e le chiavi della macchina.

La vittima, costretto ad assecondare le richieste dell’uomo per farlo desistere e fargli lasciare la ragazza, ha dunque consegnato quanto preteso.

Solo in quel momento, l’autore del reato si è allontanato alla guida del veicolo.

L’analisi dei filmati dei servizi di videosorveglianza posti sul luogo del fatto e nelle zone limitrofe ha consentito di ricostruire i movimenti ed il percorso dell’indagato.

Permettendo di identificarlo nel momento in cui questi si trovava all’interno di un locale a volto
scoperto.

Dopo aver tolto la mascherina per consumare un caffè.

Peraltro, l’abbigliamento indossato in tale circostanza dall’aggressore risultava compatibile con quello dell’autore del reato.

Le ipotesi accusatorie, al momento avallate dal G.i.p. in sede, dovranno trovare conferma in esito al procedimento penale.

Che sarà instaurato nel contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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