“Siamo vivi per miracolo e ci chiedono anche i danni”

“Vivi per miracolo”, questa l’affermazione dell’odontoiatra catanese dopo un incidente in A19, scontrati con un albero e devono pagare loro

vivi per miracolo
vivi per miracolo (catanialive24.it)

“Vivi per miracolo”, questa è l’amara realtà che si trova oggi ad affrontare un’odontoiatra di Catania. Di rientro a casa assieme al compagno e alla sorella sulla A19, ha avuto l’esperienza peggiore della sua vita. E purtroppo non è neanche finita lì, perché con il passare delle ore e con l’imbattersi della burocrazia italiana, non ha fatto altro che peggiorare. Ma di cosa stiamo parlando? Cosa è successo veramente ad A.I. su quella strada? Andiamo a capirlo insieme.

La donna, come già detto, era in macchina con il compagno M.D.M e la sorella R.I., i tre guidavano di notte ad una velocità inferiore ai 100km/h, essenzialmente guidavano ad una velocità che rientrava ampiamente nel limite di velocità previsto dal tratto di strada. Nulla di strano quindi fino a cui, quando però ad un tratto, la donna al volante ha notato qualcosa di spaventoso. Un albero caduto che occupava tutte e tre le corsie della carreggiata. Nel momento in cui quest’ultimo era stato avvistato era anche ormai troppo tardi.

“Vivi per miracolo”, lo sfogo della dottoressa online

vivi per miracolo
vivi per miracolo (catanialive24.it)

La macchina è quindi finita in pieno contro il tronco steso in terra, sfondandolo e superandolo. I tre hanno a quel punto perso il controllo del veicolo e hanno iniziato a vagare senza controllo lungo il tratto di strada. Fortunatamente la storia non è finita in tragedia come in vece è stato poco tempo fa in una situazione analoga. I tratti di strada non sono più sicuro come un tempo, è per questo che poi la dottoressa ha condiviso online il suo pensiero, aggiungendo alla lettera l’amara frase “vivi per miracolo”. Nulla di più reale, ci sarebbe da aggiungere.

Sia lei che il compagno sono stati portati in ospedale poiché dimostravano chiari segni dell’impatto, mentre la sorella, rimasta illesa, è riuscita ad attendere le forze dell’ordine. Nelle ore successive all’incidente, una volta dimessa dall’ospedale, la donna si è rivolta all’ANAS, che però ha rivolto la colpa sul guidatore, che con l’incidente aveva danneggiato i guardrail. Insomma, gli alberi dopo le forti piogge degli ultimi giorni non sono più in sicurezza, tanto da provocare incidenti alla “vivi per miracolo”, ma l’unica a dover provvedere in questo caso è l’autista che ha danneggiato un tratto di strada. Anche l’assicurazione del mezzo non prevede rimborsi, poiché questo genere di incidenti non è coperta dalla polizza.

 

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