Il cambiamento climatico sta mettendo a rischio le coltivazioni a causa della siccità e a Catania i danni sono ormai irreparabili: è allarme.
Non è un segreto che il cambiamento climatico stia provocando problemi di ogni genere in tutto il mondo. Si va dagli eventi atmosferici distruttivi alle temperature record che mettono a rischio la sopravvivenza delle persone; dalle inondazioni alla siccità, dal rischio di estinzione per piante e animali agli ingenti danni economici provocati dagli eventi sopra elencati.
In un Paese come l’Italia, ad esempio, la cui economia è ancora fortemente basata sull’attività agricola soprattutto nel sud dello Stivale, la siccità può provocare danni irreparabili alle coltivazioni e di conseguenza al mercato. A Catania il presidente di Confagricoltura Giosuè Arcoria ha infatti messo in evidenza una condizione di emergenza verso la quale è necessario agire subito.
Allarme siccità a Catana: le coltivazioni arboree sono compromesse
La mancanza di precipitazioni reiterata nel territorio catanese ha provocato danni irreparabili sia durante la fase di raccolta che in quella di semina. Inoltre la mancanza di piogge ha reso impossibile produrre erbai destinati a foraggiare il bestiame. Quest’ultimo è stato dunque nutrito con mangimi dai costi esorbitanti, che hanno minato ancor di più il labile equilibrio economico delle aziende agricole.
Le parole di Arcoria sono state chiarissime: “la carenza di piogge ha ormai compromesso in modo irrimediabile le coltivazioni arboree, agrumi in primis, e coinvolge l’intero periodo di semina che potrebbe risultare perduto“. La sua proposta, avanzata alle istituzioni regionali, è dunque quella di dichiarare uno stato di calamità che permetta di intervenire sui territori catanesi con misure straordinarie.
Eventi climatici estremi: le conseguenze in termini economici
Anche durante i mesi primaverili ed estivi del 2023 molte aree del Bel Paese hanno risentito di eventi climatici estremi: pensiamo alle inondazioni del Nord Italia della scorsa primavera, oppure agli incendi e alla siccità che hanno vessato gran parte del Sud Italia e delle isole durante l’estate. Siccità e mancanza di acqua da destinare all’irrigazione comportano enormi perdite non solo in termini economici, ma anche qualitativi e quantitativi.
A risentirne non sono solo i produttori, ma anche i consumatori, che si trovano a dover spendere cifre più esose che mai per acquistare prodotti di scarsa qualità oppure provenienti da Paesi esteri. Per questa e per molte altre ragioni, intervenire per arrestare il cambiamento climatico è più importante che mai.