Avvistato un sommergibile nel mare Ibleo. Appartiene alla Nato.
Necessaria anche l’emanazione di un avviso di pericolosità da parte della Capitaneria di Porto di Pozzallo (Ragusa) per la “Tutela della pubblica incolumità, la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare”. Valido sino al 14 febbraio.
Il Comandante Donato Zito ha scritto: “la zona di mare sopraindicata è dichiarata pericolosa. La navigazione, pertanto, dovrà svolgersi con la massima cautela; tutte le unità in transito prestino la massima attenzione al fine di consentire il regolare svolgimento dell’attività sopra riportata”
Il sommergibile e la Crisi in Ucraina
La presenza del sommergibile, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere legato alla crisi in Ucraina che, addirittura, sia entrato in azione dopo che le navi russe, partite il 15 gennaio dal Mare del Nord, sono approdate nel canale di Sicilia. Si tratta, nello specifico, di una serie di navi militari della Nato. Presenti in tutto il Mediterraneo, così come in cielo si registra la presenza di più aerei militari: in particolare nei cieli fra Pachino e Portopalo.
Attimi di incertezza e paura, interrotti dalla comunicazione della Marina Militare di Augusta che ha chiarito: si tratta di “attività addestrative” pianificate da tempo.
Nell’archivio della Capitaneria di Pozzallo, il precedente avviso risale al 2018. L’allora comandante da 7 al 19 maggio raccomandava la massima cautela: “Al fine della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare”. Necessario mantenersi “A debita distanza dalle unità operanti nell’area interessata al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività sopra riportate”.
Anche in quel caso, l’avviso di pericolosità riguardava un ‘sommergibile immerso’.
L’azione di pattugliamento
Secondo altre indiscrezioni, risalenti a pochi giorni fa, il sommergibile della Nato è impegnato in un’azione di pattugliamento nelle acque territoriali italiane e degli atri stati facenti parte dell’Alleanza Atlantica
L’obiettivo è quello di controllare “a vista” il passaggio di sei navi da sbarco della flotta russa che hanno raggiunto il mare antistante le coste meridionali della Sicilia.
Lo Stato Maggiore della Difesa assicura che la navigazione delle navi russe è seguita dalle forze militari Nato e che nessuna delle due parti ha “comportamenti o volontà escalatorie”.
I pescatori
In un caso come quello descritto, il pericolo si registra, maggiormente, nei confronti dei pescatori. Chiamati a prestare maggiore attenzione. E’ vero anche, però, che i pescherecci, come tutte le unità navali, dispongono di strumenti in grado di captare cosa si trovi bel fondale. Allo stesso modo, i sommergibili sono attrezzati per evitare quel che sta sopra.
FONTE IMMAGINE: Giornale Di Sicilia