Domani venerdì 8 ottobre, il ministro della Salute Roberto Speranza annuncerà il ritorno della Sicilia in zona bianca. È stato anticipato ai giornalisti dall’assessore alla Salute Ruggero Razza durante la presentazione del nuovo bollettino settimanale sui contagi da Covid-19.
Oggi è infatti il quattordicesimo giorno in cui la Sicilia mantiene i parametri da zona bianca con poco meno di duemila casi a settimana, ad oggi il trend è in calo del 18 per cento. La curva vaccinale inoltre tende a salire dopo i mesi estivi in cui la Sicilia ha sforato il primato di ultima regione per vaccinazioni.
L’obiettivo è quello di arrivare almeno all’80 per cento di copertura vaccinale in Sicilia e risulta un traguardo raggiungibile almeno per la metà di ottobre.
Inoltre a differenza di quanto accaduto nell’ultimo anno con la gestione delle zone, il rientro in zona bianca sarà immediato e quindi a partire da sabato 9 ottobre.
Questo poiché gli ultimi dati sono confortanti: il tasso di occupazione delle terapie intensive è del 5,5% (la soglia critica è al 10%) mentre quello dei reparti Covid ordinari è al 10,94% (soglia critica al 15%)
Quando la Sicilia tornerà bianca?
L’assessore Razza fa però una precisazione: “Il rientro in zona bianca non suoni per i cittadini come un rinnovato ‘libera tutti’. Bisogna procedere ancora con la campagna vaccinale e con le necessarie misure.”
C’è bisogno dunque di uscire dall’epidemia senza gravare sul nostro sistema economico, non dimenticandoci però che il coronavirus è ancora presente e che ci sono migliaia di persone ancora infette.
COSA SI PUÒ FARE IN ZONA BIANCA?
Il coprifuoco non è in vigore nella Zona Bianca, così come per la Zona Gialla. In caso di passaggio in arancione o rosso, alla luce delle norme attualmente in vigore, tornerebbe il coprifuoco alle 22.
All’aperto cade il limite per il numero di posti al tavolo, resta il distanziamento di almeno un metro tra tavoli diversi. Per quanto riguarda i tavoli al chiuso, il numero massimo di posti passa da 4 a 6.
In zona bianca sono aperti:
- fiere;
- piscine al chiuso;
- centri termali e centri benessere;
- congressi e convegni;
- parchi a tema e di divertimento;
- centri sociali;
- matrimoni e ricevimenti legati a cerimonie religiose o civili;
- eventi sportivi aperti al pubblico in impianti al chiuso e all’aperto;
- sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò.
Non vige più l’ obbligo di mascherina all’esterno se distanziati ma è obbligatorio portarla comunque con sé.