La storia della bandiera siciliana, un emblema ormai riconosciuto a livello mondiale. Non tutti, però, conoscono davvero la storia e in particolare il significato della rappresentazione con la testa e tre gambe
La bandiera siciliana, abituati a vederla sin da bambini in qualsiasi contesto istituzionale e non solo, è ormai parte di noi. E’ sinonimo di casa, nonché un simbolo che portiamo e sfoggiamo con fierezza in giro per l’Italia e nel mondo. Ma cosa significa esattamente? Cosa rappresenta? Per quanto affezionati, non tutti conoscono propriamente il significato e in particolare cosa rappresenta la figura dell’uomo a tre gambe che è ormai un simbolo siciliano nel continente e in generale nel globo.
La bandiera siciliana, formalmente adottata con la legge regionale n. 1 del 4 gennaio 2000, ha una radice storica che affonda nel XIII secolo. Questa trae le sue origini da un capitolo significativo della storia siciliana durante la rivolta antifrancese del Vespro Siciliano, che ebbe inizio a Palermo il 30 marzo 1282. Un momento di particolare rilevanza simbolica si verificò il 30 agosto 1302, quando l’isola fu costituita in Regno di Trinacria dopo la conclusione della guerra del Vespro e la firma della pace di Caltabellotta.
Bandiera siciliana, la storia e la rappresentazione mitologica
Il vessillo ufficiale si compone di un drappo bicolore giallo e rosso, con al centro il distintivo simbolo triscelico della Trinacria. La disposizione diagonale dei colori richiama il giallo della bandiera civica di Palermo e il rosso di quella di Corleone, quest’ultima città fu il primo comune siciliano a seguire l’esempio di Palermo nella rivolta contro gli Angioini. Il simbolo centrale raffigura lo stemma della Regione siciliana, unendo due distinti elementi: la Triscele e il Gorgoneion.
Ed è qui che veniamo al quesito posto in apertura. La Triscele, nota anche come Trinacria o Triquetrasi, rappresenta un essere mitologico con tre gambe e ha origini che risalgono alla notte dei tempi. Questo simbolo, con radici indo-arie, è associato al dio del sole nelle sue tre forme stagionali di primavera, estate e inverno, trovando paralleli in antiche civiltà nordeuropee, mesopotamiche e centroamericane. Le tre gambe simboleggiano i tre promontori estremi dell’isola: Capo Peloro (o Punta del Faro) a Messina, Capo Passero a Siracusa e Capo Lilibeo (o Capo Boeo) a Marsala. La Triscele è stata successivamente adottata dai Greci come simbolo della Trinacria, diventando un sinonimo di Sicilia. Ed è così che arriva oggi su una bandiera riconosciuta, come dicevamo, a livello mondiale.