Prorogato fino al 31 dicembre lo stato di emergenza a seguito del terremoto che il 26 dicembre 2018 ha causato numerosi danni in molti Comuni del Catanese.
A comunicarlo, al presidente della Regione Nello Musumeci, è stato il presidente del Consiglio Mario Draghi. Per il 2022, Palazzo Chigi ha messo a disposizione della Sicilia altri 2,6 milioni di euro.
A ricoprire l’incarico di responsabile della Struttura commissariale è l’ex procuratore generale della Repubblica di Catania Salvatore Scalia, nominato d’intesa tra Roma e Palermo.
Nello Musumeci sulla proroga dello stato d’emergenza
«Esprimo apprezzamento – sottolinea Musumeci – per la sensibilità dimostrata dal Parlamento nazionale e dal premier Draghi, al quale ho già proposto la riconferma del dottore Scalia. Proprio nello scorso novembre, auspicata la proroga dello stato di emergenza. Per consentire alla Struttura commissariale di essere messa nelle condizioni di portare a termine la ricostruzione nei territori colpiti dal sisma, spesso frenata da lacci e lacciuoli burocratici snervanti».
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Edilizia scolastica, stanziati 87 milioni per completare la riqualificazione
Per promuovere ulteriormente il processo di riqualificazione dell’edilizia scolastica siciliana intervengono 67 milioni dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ma anche 20 milioni messi a disposizione dalla Regione Siciliana.
L’assessorato dell’Istruzione e della Formazione professionale ha, infatti, chiesto al ministero dell’Istruzione di finanziare, con 67 milioni di euro dei fondi del Pnrr destinati alla Sicilia, 27 progetti di ristrutturazione e messa in sicurezza degli istituti scolastici. Individuati tramite scorrimento della graduatoria del “Piano triennale dell’edilizia scolastica 2018-2020”.
In particolare, saranno finanziati nove interventi in provincia di Messina. Quattro nel Nisseno, sette a Catania, tre a Palermo e tre ad Agrigento e uno in provincia di Enna.
In aggiunta, la Regione Siciliana finanzia, con ulteriori 20 milioni di euro, la realizzazione di indagini geognostiche per misurare il coefficiente di vulnerabilità sismica di oltre mille plessi scolastici. Sui quali, sulla base dei risultati ottenuti, potranno essere realizzati eventuali interventi di consolidamento. Al fine di rendere più rapide le procedure, i Comuni avranno la possibilità di ottenere tali risorse. Tramite una semplice manifestazione di interesse, indicando gli edifici destinatari degli interventi. Sarà poi l’assessorato, per il tramite di un operatore tecnico individuato attraverso gara, ad effettuare direttamente, in ogni provincia, le attività necessarie
Roberto Lagalla: “I fondi del Pnrr per accrescere gli interventi di riqualificazione degli immobili”
Roberto Lagalla, assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale: “I 67 milioni di euro del Pnrr serviranno ad accrescere il numero di interventi di riqualificazione degli immobili. Consistenti in opere di adeguamento strutturale ed impiantistica, rimozione di barriere architettoniche e interventi di manutenzione straordinaria, nell’ambito della più generale programmazione triennale dell’edilizia scolastica. Che, dal 2018 ad oggi, ha promosso oltre 1500 iniziative, con un investimento di circa 500 milioni di euro”.
“Inoltre, procederemo speditamente all’esecuzione delle indagini di vulnerabilità sismica negli edifici sui quali non sono ancora stati effettuati tali accertamenti. Con l’obiettivo di garantire agli studenti e agli operatori scolastici adeguate condizioni di sicurezza. Con questo ulteriore investimento – continua Roberto Lagalla, assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale – il governo Musumeci completerà il processo di verifica del livello di resistenza sismica degli istituti scolastici. Dei quali 3.000 sono già stati analizzati e circa 1.000 rimangono in attesa di indagine”.