Stato di agitazione per 200 ausiliari dell’Asp Catania

Si è concluso con una fumata nera l’incontro tra le organizzazioni sindacali e l’Azienda sanitaria provinciale di Catania per la definizione della vertenza dei 200 lavoratori dei servizi di ausiliariato, servizi integrati e di pulizia, scoppiata dopo il cambio d’appalto avvenuto tra Pfe e Dussmann a fine estate. Un esito infausto che ha prodotto il rafforzamento dello stato di agitazione, già indetto due mesi fa. Oggi condiviso anche dalle sigle Fials e Fsi Usae. Sindacati dunque sul piede di guerra e pronti a perorare la causa di questi dipendenti. Anche in altre sedi istituzionali, a partire dall’Assessorato regionale della Salute e dalla Prefettura.

LE DICHIARAZIONI

“Diamo atto all’Asp di Catania, in particolare il direttore generale Maurizio Lanza ed il direttore amministrativo Giuseppe Di Bella, di aver accolto la nostra richiesta di convocazione. Di aver ascoltato ancora una volta le nostre rimostranze su una vicenda che ha assunto i contorni dell’assurdo. Dicono Carmelo Urzì per la Ugl Salute, Agata Consoli per la Fials e Calogero Coniglio per la Fsi Usae. Ancora oggi, infatti, nei reparti i lavoratori interessati continuano a svolgere mansioni superiori rispetto a quelle previste dal contratto collettivo nazionale applicato dalla Dussman. Nonostante la stessa ditta abbia pure trasmesso a tutte le sedi di lavoro l’esatto mansionario previsto dal capitolato.

“Comprendiamo sicuramente le necessità dei vari presidi ospedalieri e degli ambulatori dell’Asp di potersi avvalere di personale che espleta determinate mansioni, ma su questo punto di vista allora non è di certo il contratto “Multiservizi e servizi integrati” a dover essere applicato danneggiando professionalmente ed economicamente le risorse umane in questione. Aggiungono i tre segretari”.

“Se i lavoratori devono continuare ad eseguire i compiti che, fino ad ora, stanno svolgendo responsabilmente qualcuno dovrà assumersi l’onere di autorizzare l’implementazione della giusta contrattazione collettiva. Non chiediamo chissà quali agevolazioni, ma semplicemente l’applicazione della regola. principalmente il riconoscimento della dignità a 200 persone che da decenni sono organici ai vari reparti e, anche in periodo di emergenza Covid, non hanno fatto mai mancare il loro impegno e la loro professionalità. Pretendiamo – concludono Urzì, Consoli e Coniglio, che, dopo questi lunghi mesi di melina, considerato che l’Azienda sanitaria provinciale deve attenersi a quanto prevede la gara, qualcuno di competenza dia ai 200 ausiliari immediate risposte per il loro futuro.”

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