Svolta importante per il nuovo ISEE 2024: è ufficiale

La legge consente di avere un Isee 2024 più basso poiché si escludono voci che andavano inserite fino a un anno fa: di cosa si tratta e perché

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Isee 2024 – catanialive24.it

Sono già tanti i cittadini che in questi primi giorni dell’anno stanno provvedendo a presentare i documenti necessari per avere l’Isee 2024 (qui vediamo quali servono). Ricordiamo che non c’è un termine ultimo visto che si può fare in qualsiasi periodo dell’anno, ma è indispensabile per ottenere l’accesso ad alcune misure e dunque prima si provvede, meglio è. Quest’anno c’è un’importante novità: lo scorporo dei Titoli di Stato fino a 50mila euro dall’Indicatore della Situazione Equivalente. L’esclusione ai fini del calcolo avrà validità per la totalità delle prestazioni legate all’Isee: nella specifico, quelle di contrasto alla povertà, come l’Assegno di Inclusione ma anche quelle come l’Assegno unico, l’accesso al diritto allo studio per gli studenti universitari, per le strutture di cura per gli anziani e altre forme di aiuto simili.

Via i Titoli di Stato dall’Isee ma ci sono problemi

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Screen profilo Instagram Inps – catanialive24.it

Non mancano però segnalazioni negative da parte dei contribuenti. In tanti infatti, sui canali social ufficiali dell’Inps avvisano che in fase di compilazione della DSU, documento indispensabile per ottenere l’Isee 2024 Precompilato, sul sito Inps non è attiva la funzione che appunto esclude i Titoli di Stato fino alla soglia stabilita (vedi foto). Una valida alternativa, alla quale molti italiani ricorrono, è rivolgersi agli sportelli Caf ma anche in questi casi sono sorti i problemi poiché non tuti gli operatori dei centri di assistenza fiscale riescono a dare una risposta risolutiva al problema.

Dunque cosa deve fare chi ha Titoli di Stato? Deve comunque dichiarati ad esclusione di quelli i cui valori non superano il tetto di 50mila euro. Resta invariato il principio dei due anni precedenti a quello della presentazione dunque i Titoli, le obbligazioni, i certificati di deposito e credito così come i Buoni fruttiferi ed assimilati, devono essere quelli “alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente a quello della presentazione della DSU”, prescrive la legge. La decisione di escludere i Titoli di Stato fino a 50mila euro dall’Isee ovviamente è dettata dalla volontà di incentivare i cittadini a compiere questo tipo di investimento e dare materialmente risorse allo Stato in modo che possa aumentare i fondi e accrescere il capitale utile alla realizzazione di diversi progetti.

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