Arrestato ieri, intorno alle ore 12.00, dai poliziotti del Commissariato di Taormina un 33 enne. Sorpreso a rubare ai danni di alcune autovetture in sosta all’interno di un parcheggio.
Il reo, pluripregiudicato per reati specifici, aveva già asportato oggetti ed effetti personali di vario genere. Tra cui capi d’abbigliamento, un computer portatile, un tablet. Un drone, un telefono cellulare, alcune tessere carburante. Quanto asportato è stato restituito ai legittimi proprietari.
Arrestato
Il trentatreenne, trasferito nella casa circondariale di Messina in attesa di rito direttissimo.
Furto aggravato e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli sono i reati contestati.
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Marijuana e banconote indosso: denunciato spacciatore
I poliziotti del Commissariato Borgo Ognina hanno denunciato un trentaseienne per il reato di detenzione ai fini di spaccio di droga (marijuana).
La pattuglia del Commissariato, durante il servizio di controllo del territorio, ha notato nei pressi del campo scuola di Picanello un individuo.
Che ha iniziato a comportarsi in modo sospetto e che, alla vista della Polizia, ha cercato di allontanarsi.
Gli agenti, avvedutisi di ciò, subito lo hanno bloccato, sottoponendolo a un controllo che ha dato esito positivo.
Indosso all’uomo, infatti, gli agenti hanno rinvenuto delle bustine di plastica contenenti sostanza marijuana e delle banconote, probabile provento dell’attività di spaccio.
I poliziotti hanno condotto l’uomo in Commissariato per gli atti di rito.
La droga e il denaro sono stati sequestrati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il reato di detenzione ai fini di spaccio
La detenzione di stupefacenti a fini di spaccio è un reato punito con la reclusione da sei a venti anni e con la multa da euro 26.000 a euro 260.000 (articolo 73 del Testo Unico in materia di sostanze stupefacenti).
Allo stesso modo è punito il concorso in questo reato.
Chi è responsabile per concorso nella realizzazione di un delitto è normalmente condannato alla stessa pena (articolo 110 del Codice Penale: “Quando più persone concorrono nel medesimo reato, ciascuna di esse soggiace alla pena per questo stabilita”).