I NAS hanno esaminato tutte le norme igieniche in vigore nei locali di Catania, segnalando dieci panifici infestati da topi e blatte.
La prima regola di ogni locale pubblico è quella di rispettare tutte le normative igieniche vigenti, specialmente se si tratta di locali adibiti alla vendita di prodotti alimentari. In occasione delle festività natalizie, i Nas di Catania sono intervenuti per esaminare le condizioni igienico-sanitarie dei locali della città, segnalando alcuni irregolarità gravissime.
Dieci titolari di panifici sono stati segnalati alle autorità competenti dai Carabinieri del Nas, i quali hanno provveduto a sequestrare oltre 600 kg di prodotti da forno, tra dolci e panettoni per feste, contaminati da escrementi di roditori e infestati da blatte. Tutti ingredienti e prodotti che poi sarebbero stati venduti ai clienti delle panetterie.
Dieci panifici segnalati dai NAS di Catania: prodotti alimentari contaminati da topi e blatte
L’attività di controllo svolta dai NAS ha portato alla luce diversi illeciti in città, specialmente legati alla produzione di prodotti artigianali da forno, contraffatti. Le scarse norme igienico-sanitarie sono state riscontrate in numerosi locali di Catania, costretti a chiudere e a pagare una ingente multa. Nelle cucine di questi locali sono state scoperte gravissime violazioni.
Muffe, prodotti andati a male, conservati in pessimo stato, escrementi di topi e infestazione di blatte. In certi casi, i Carabinieri hanno addirittura trovato polvere insetticida attorno ai prodotti alimentari, cosa molto pericolosa, perché avrebbe potuto contaminare gli ingredienti, avvelenando eventuali consumatori.
Il bilancio del blitz dei NAS per le feste natalizie
Il blitz dei NAS ha portato alla luce fatti davvero incresciosi. Purtroppo, l’intervento non è stato tempestivo, e per tutte le feste di Natale, tali locali hanno continuato a lavorare indisturbati, in queste pessime condizioni. Chissà quanti clienti hanno servito, chissà quante persone hanno acquistato prodotti contaminati.
Ingenti le quantità di pane sequestrato, i cui titolari trasformavano in pangrattato, senza rispettare le più comuni norme igieniche e omettendo l’applicazione dell’etichetta per garantire la tracciabilità della filiera alimentare. Inoltre, sono stati scoperti diversi ambienti non segnalati, quindi abusivi, adibiti alla lavorazione o alla conservazione del cibo. Questa vicenda si aggiunge all’infestazione di topi che grava sull’intera città di Catania.