Topo da garage tenta il colpo in un condominio: arrestato

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale nella flagranza di reato, hanno arrestato un 29enne extracomunitario di nazionalità marocchina. L’accusa è di tentato furto e resistenza a pubblico ufficiale: il giovane avrebbe tentato il colpo nei garage di un condominio.


COS’È SUCCESSO

Nella serata di ieri, un cittadino ha telefonato al 112, segnalando la presenza di uomo sospetto in via Pietro Mascagni.

L’individuo si stava aggirando all’interno di un’area privata, salvo poi dirigersi verso i garage di un condominio.

I militari si sono recati immediatamente sul posto, constatando la presenza del 29enne che, con un giravite, stava ancora armeggiando su una saracinesca.

Il giovane alla vista dei militari ha gettato a terra il giravite, dandosi quindi ad una precipitosa fuga verso le scale di accesso ai piani superiori del condominio.

Nel mentre, teneva ancora ancora accesa una torcia con elastico applicata sulla fronte.

I Carabinieri lo hanno subito bloccato chiedendogli di motivare la sua presenza in quel luogo.

Non riuscendo a trovare una motivazione plausibile, però, l’uomo ha cercato di scappare nuovamente, cercando di scavalcare un muro di cinta delimitante i garage e l’accesso pedonale.

Le Forze dell’Ordine non si sono fatte sorprendere e lo hanno definitivamente bloccato mentre cercava ancora di divincolarsi dalla loro presa.

Subito dopo, a seguito di un sopralluogo, i militari hanno constatato che la maggior parte delle saracinesche dei box auto risultavano forzate e aperte.

All’interno di uno dei garage, i militari hanno rinvenuto uno zaino, come confermato dallo stesso arrestato, che conteneva parte della refurtiva accumulata.

Nei pressi della scivola di uscita, invece, l’uomo aveva già posto un motore marino fuoribordo su un cavalletto con ruote, pronto per portarlo agevolmente via.

I Carabinieri hanno restituito la refurtiva al proprietario di uno dei garage probabilmente derubato poco prima dal giovane.

Il ragazzo marocchino, su disposizione del giudice in sede di convalida, è attualmente sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora e di firma presso la polizia giudiziaria.

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