“Fogne che esplodono nei garage, a cielo aperto, evidenti problemi sanitari, impianti elettrici tutt’altro che sicuri e lavori lasciati a metà. Questa è la realtà della Torre Leone di Librino, di fronte alla quale il Comune sembra essere latitante o addirittura inesistente. Non c’è un sindaco e non ci sono degli assessori che intervengano, e quando rispondono mettono semplicemente delle pezze che non risolvono i problemi”.
Ad affermarlo sono Gianina Ciancio e Graziano Bonaccorsi, rispettivamente deputata regionale e consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, che oggi hanno effettuato un sopralluogo a Librino, nel palazzo di proprietà comunale intitolato all’architetto Giacomo Leone, insieme al presidente della commissione regionale Antimafia, Claudio Fava. Oltre che a una rappresentanza di residenti e di associazioni che si battono in favore del quartiere. Il gruppo ha visitato gli scantinati dell’edificio, i garage, i locali dove sono stati eseguiti malamente i lavori di ristrutturazione e il vicino teatro Moncada, mai utilizzato nonostante ripetute inaugurazioni e più volte devastato dai vandali.
“L’obiettivo di oggi – spiega Gianina Ciancio – era verificare la situazione dell’edificio dopo le numerose segnalazioni dei residenti. Che solo nel recente periodo hanno avuto assegnati gli alloggi. Le scene che abbiamo visto sono inquietanti e vanno ben oltre quello che ci aspettavamo.”
“Abbiamo più volte – conclude Graziano Bonaccorsi – sollecitato l’amministrazione a intervenire, sia in commissione che in consiglio, ma di fatto non è cambiato nulla. Non si è risolto uno solo di quelli che ci sembrano evidenti problemi sanitari e di sicurezza. Interverremo a tutti i livelli per venire incontro alle legittime esigenze dei residenti, perché la nostra attenzione è stata e resta alta, sia su questo palazzo che sull’intero quartiere”.