Le castagne sono deliziose ma purtroppo sono disponibili solo pochi mesi l’anno. Ecco perché esistono alcuni metodi per conservarle adeguatamente e mangiarle in qualsiasi momento dell’anno
La castagna, simbolo assoluto dell’autunno e dei pranzi natalizi ora che il periodo più iconico dell’anno si sta avvicinando, è un caposaldo della cucina italiana e in particolare siciliana. Non c’è bambino – al Sud Italia nello specifico – che non ricordi le sere d’inverno nei giorni di festa prima e dopo l’arrivo di Babbo Natale a sbucciare le castagne con i nonni che escono calde e fumanti dal forno con un profumo irresistibile.
Le caldarroste, cucinate su bracieri improvvisati nelle piazze delle città durante le sagre e le feste, è un’altra immagine meravigliosa che conserviamo con affetto e che si rifà – in questo caso – a qualunque età. Questo saporito frutto secco ha un solo difetto: una reperibilità molto limitata. Di fatto sono accessibili soltanto, tranne rari casi, tra ottobre e dicembre. Già a inizio del nuovo anno non sono più facilmente provabili. Ma fortunatamente ci sono dei metodi che permettono, pur acquistandole prima, di conservarle adeguatamente per usufruirne nei mesi successivi.
Tecniche per conservare le castagne anche dopo l’autunno
Come fare? Una delle metodologie tradizionali di conservazione prevede un processo di ammollo. Le castagne vengono infatti immerse in acqua fredda per nove giorni. Durante questo periodo i frutti più leggeri galleggiano in superficie e vengono rimossi, mentre quelli più freschi e sani restano sul fondo. Trascorso il tempo indicato le castagne vengono drenate e lasciate asciugare all’aria aperta su un vassoio per altri due giorni, riducendo così il rischio di formazione di muffa. Una volta asciutte e pronte possono essere conservate fino a tre mesi.
Un’altra tecnica antica, altrimenti, è quella dell’essiccazione. E’ decisamente più impegnativa rispetto alla precedente, ma in cambio garantisce la conservazione del frutto per un anno addirittura potenzialmente. Questa prevede l’esposizione al sole nelle ore più calde ogni giorno, girandole spesso. Fatto per un paio di mesi saranno essiccate adeguatamente e andranno, dopo essere state sbucciate, inserite in un contenitore ermetico lontano da luce e dal caldo. Basterà immergerle un po’ nell’acqua quando verrà il momento di volerle assaporare per farlo in qualsiasi momento dell’anno.
Infine, se vogliamo tornare a una soluzione meno prolungata come nel primo caso, c’è un metodo rapidissimo che garantisce una conservazione per almeno due mesi. Basterà procurarsi della sabbia o segatura dove “seppellire” le castagne per assicurare una longevità al prodotto anche per i 60 giorni successivi.