Troppo divertenti per essere cattivi! Risate in stile DreamWorks

Sono passati 24 anni dall’uscita di “Z la Formica”, primo storico lungometraggio della DreamWorks Animation creata da Steven Spielberg che, grazie alla presenza di celebri attori che prestarono la loro voce ai personaggi del “toon”, tra i quali Woody Allen, Sharon Stone, Gene Hackman, Sylvester Stallone, Jennifer Lopez, Christopher Walken e Dan Aykroyd, impose un nuovo standard qualitativo strappando il monopolio degli incassi all’indiscussa Casa Disney.

Da quel momento, i grandi titoli usciti sotto il marchio del “bambino che pesca sulla mezzaluna” sono ormai vere e proprie perle indelebili. Da Shrek a Madagascar, da Kung Fu Panda a Dragon Trainer, da I Croods a Baby Boss.

Nemmeno il tempo di proporre in sala il seguito del film d’animazione con James Marsden e Alec Baldwin (Baby Boss 2 – Affari di famiglia), ecco che la società di Glendale torna sul grande schermo con “Troppo Cattivi”. Trasposizione animata del libro di Aaron Blabey, con una pellicola che conferma come i come il concetto che i “cartoni animati” siano solo per bambini sia un concetto sdoganato.

La storia firmata DreamWorks gira intorno ad un mondo dove gli umani e gli animali antropomorfi coesistono. In questo contesto operano i nostri “eroi”: una banda di supercriminali “troppo cattivi”, famosi per i loro furti rocamboleschi, capeggiati dal “Lupo Cattivo” Mr. Wolf. A lui si affiancano Mr. Piranha, Mr. Snake, Mr. Shark e Miss Tarantola. A prestare la voce ai “cattivi” c’è un cast d’eccellenza del doppiaggio: Andrea Perroni, Lorenzo Oberti, Valerio Lundini, Francesco De Carlo e Margherita Vicario.

Dopo tanti colpi realizzati con estrema professionalità, la banda viene catturata. Per evitare la prigione Wolf decide di fare un patto: diventare troppo buoni. La band in realtà non intende assolutamente rispettare quanto promesso, fingendo di essersi trasformati solo per umiliare il mentore del cambiamento, il Professor Marmellata.

Quello che colpisce nella visione del film è l’ottima caratterizzazione dei personaggi che nelle loro evidenti diversità. Tra tante peripezie, dissidi e differenze carismatiche, opereranno (non sempre in modo semplice) per un unico obiettivo: far ridere lo spettatore in sala. Risultato: perfettamente riusciuto!

Fermo restando la splendida qualità visiva di “The Bad Guys” (questo il titolo originale, ndr), i 100 minuti del film scorrono frenetici e la sensazione di perdersi qualche battuta strada facendo è veramente alta. Il fulcro della trama gira intorno a tanti elementi che si concentrano concretamente in un imbuto sentimentale: il desiderio dell’accettazione.

Tanti momenti goliardici e “buoni sentimenti” sono destinati a far diventare “Troppo Cattivi”della DreamWorks un film per la famiglia ma, inutile nascondersi, anche per coloro che hanno superato gli “enta” e voglio passare alcuni minuti in serenità dinnanzi ad un bel film.

Alla fine l’unico rischio sarà quello di diventare troppo…nerd!

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