“Uomo coraggioso, ha combattuto per la verità”, Giorgia Meloni lo ricorda così…

La premier Giorgia Meloni ricorda un giornalista siciliano ucciso dalla mafia, Beppe Alfano, “uomo coraggioso”.

Giorgia Meloni ricorda Beppe Alfano
Giorgia Meloni ricorda Beppe Alfano (Catanialive24.it)

Sono passati 31 anni da quando la mafia ha ucciso uno dei più coraggiosi giornalisti siciliani, Beppe Alfano, nato e cresciuto a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Militante della destra sociale, il giornalista venne ucciso mentre si trovava alla guida della sua Renault 9, la sera dell’8 gennaio 1993. Una vicenda, quella della sua morte, che colpì moltissimo anche negli anni successivi.

A preservare e conservare viva la memoria del giornalista, è stata in particolar modo la figlia, Sonia Alfano, che è stata anche eurodeputata per l’Italia dei Valori e successivamente ha militato in Articolo Uno. La giovane donna ha con coraggio combattuto una battaglia in ricordo del padre, prima da coordinatrice del movimento Ammazzateci tutti! e poi come fondatrice dell’associazione dei familiari vittime di mafia.

Chi era Beppe Alfano, giornalista coraggioso ucciso dalla mafia

Beppe Alfano con la figlia Sonia
Beppe Alfano con la figlia Sonia (Catanialive24.it)

Nel corso degli anni, parlando di suo padre Beppe Alfano e delle sue amicizie, Sonia non ha risparmiato critiche a chi – all’interno della stessa destra sociale – avrebbe a suo dire abbandonato la sua famiglia dopo la morte del papà. Di Beppe Alfano si ricordano le battaglie contro la massoneria, le denunce dei latitanti di mafia e l’affarismo imperante nell’isola.

Fu voce di due televisioni locali e proprio quel suo impegno in prima linea, senza scendere a compromessi, gli sarebbe costato la vita: a oggi, non ci sono colpevoli per la sua morte e in particolare i veri mandanti di quell’omicidio restano ignoti. Anche per quel muro di omertà calato sull’omicidio del padre, Sonia Alfano scelse di candidarsi e di fare politica con formazioni di centrosinistra.

Di Beppe Alfano, da un punto di vista mediatico, si sono occupati Carlo Lucarelli e Pif, con delle puntate speciali dei loro programmi televisivi. Oggi, 31 anni dopo, il ricordo rimane vivo e parole in memoria del giornalista ucciso dalla mafia arrivano dalla premier Giorgia Meloni.

Proprio la leader della destra italiana, mentre a Barcellona Pozzo di Gotto la famiglia commemora il giornalista, sul suo profilo X ha evidenziato: ” La sua incrollabile dedizione all’indagine giornalistica e la sua integrità intellettuale hanno lasciato un segno indelebile”.

“Non vogliamo dimenticare il lavoro e il coraggio di tanti uomini coraggiosi come lui che hanno combattuto per la verità”, scrive ancora la Meloni, mentre in molti commentano ed evidenziano come – proprio in memoria di Beppe Alfano – vada fatto uno sforzo per garantire ancora oggi la libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti che scelgono di denunciare apertamente la criminalità organizzata.

Impostazioni privacy