I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante hanno proceduto al sequestro di 50 chilogrammi di pescato nei confronti di un 29enne catanese.
L’uomo, infatti, aveva commerciato il pesce in violazione di norme Comunitarie sulla sicurezza alimentare.
Ai militari non sono passati affatto inosservati quei contenitori di polistirolo, ricolmi di novellame di pesce spada e tonno rosso esposti in bella vista ai passanti che transitavano di lì.
Il Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio in materia di rintracciabilità degli alimenti disciplina la vendita di questa tipologia di cibo.
Le Forze dell’Ordine hanno scoperto che il suddetto soggetto ne aveva violato palesemente le disposizioni, vendendo il pescato senza alcuna autorizzazione.
A seguito degli accertamenti infatti, eseguiti con il supporto di personale del Servizio Veterinario dell’ASP etnea, le autorità hanno appurato che il pesce era sotto taglia e privo di qualsiasi tracciabilità.
Per questo motivo, i Carabinieri hanno sanzionato amministrativamente il 29enne al pagamento di una somma di 1.500 euro.
I militari, infine, hanno donato agli enti di beneficienza il pescato sequestrato, comunque in buono stato di conservazione.
Per il catanese di 29 anni, dunque, il sequestro del pesce venduto illecitamente e multa salata quantificata in 1500 euro.