Raggiunta questa mattina, nella sede di Confindustria a Catania, l’intesa tra i sindacati e la Wyeth lederle (società controllata da Pfizer che gestisce lo stabilimento produttivo etneo. Per la chiusura positiva della procedura di licenziamento collettivo avviata lo scorso febbraio per 130 unità.
L’ultimo atto adesso sarà giorno 26 mattina. Quando le parti si incontreranno nella sede di Palazzo della Regione per sottoscrivere l’accordo definitivo davanti alla dirigente responsabile del Centro per l’impiego Salvatrice Rizzo. Nello specifico il punto di incontro, trovato nella proposta avanzata dalle sigle sindacali di operare una riduzione dei livelli occupazionali attraverso un’importante incentivazione economica all’esodo volontario del personale prossimo alla pensione. E di coloro che, anche se non immediatamente pensionabili, vogliono lasciare in anticipo il posto di lavoro. A questi, aggiunti anche i dipendenti assunti con contratto a tutele crescenti.
Nel contempo già un gruppo di lavoratori ha deciso di accettare l’offerta di trasferimento nel sito di Ascoli Piceno. Mentre qualcuno si è dimesso per andare a lavorare altrove. Fino al prossimo 30 novembre, dunque, si farà in modo di sfoltire e svecchiare l’organico per far quadrare i conti. Lasciando in azienda i più giovani, con l’impegno da parte di Pfizer di assorbire eventuali esuberi rimanenti. In questi senso sindacati e azienda hanno già concordato un vertice a giugno per monitorare l’andamento di quanto stabilito con la firma del verbale odierno. Dopo quattro giorni di riunioni ad oltranza e due mesi di trattative.
I sindacalisti: “Buono l’accordo ma devono essere salvati tutti i profili”
“Riteniamo buono l’accordo conseguito perché sicuramente ci consente di scongiurare la macelleria sociale che si prospettava all’inizio – dicono i segretari provinciali Jerry Magno di Filctem Cgil. Giuseppe Coco di Femca Cisl, Alfio Avellino di Uiltec e Carmelo Giuffrida di Ugl Chimici, anche a nome delle Rsu. E’ chiaro che fino alla fine i profili interessati dal procedimento vanno salvati tutti! Rivendichiamo quindi la battaglia a difesa del lavoro e ringraziamo i lavoratori tutti che ci hanno dato fiducia. E poi quanti, in sede locale e regionale, hanno sostenuto la nostra azione. Rimane la grande amarezza di non essere stati ascoltati in sede ministeriale. Dove ancora speriamo di poter arrivare per un confronto chiarificatore sul futuro dello stabilimento di Catania. Che, per quanto ci riguarda, continuiamo a vedere a tinte fosche – concludono i sindacalisti.”
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci: “Intesa raggiunta anche grazie a impegno Regione”
“L’ipotesi di accordo siglata oggi sulla complicata vertenza Pfizer dimostra quanto efficace sia il lavoro di mediazione e dialogo che la Regione può e deve svolgere. Anche quando tutto sembrava perduto non abbiamo desistito né mollato di un centimetro. E oggi, con legittima soddisfazione, ringraziamo l’azienda, i sindacati, il personale dello stabilimento. Ora vigileremo perché l’accordo vada a buon fine e venga tutelato il maggior numero possibile di lavoratori”.
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci in merito all’intesa raggiunta da organizzazioni sindacali, rappresentanze sindacali unitarie, impresa e Confindustria nella vertenza sulla riduzione di personale nel sito produttivo di Catania della multinazionale.
“L’accordo raggiunto tra sindacati e azienda – aggiunge l’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone – rappresenta un significativo passo avanti. Un risultato a cui si è arrivati anche grazie alla posizione ferma e lineare che abbiamo assunto nell’accompagnare le parti, facendo leva sulla ragionevolezza e sulla necessità di trovare punti d’incontro per salvaguardare i dipendenti. Resta la necessità che il governo nazionale si impegni ad interrogare Pfizer sul destino e sul rilancio dello stabilimento etneo”.