La storia di Vittorio Fortunato, il bambino di Ragusa abbandonato che tornerà dalla madre biologica, torna a Le Iene.
Una vicenda che fa riflettere quella di Vittorio Fortunato, un bambino che oggi ha tre anni, ma che da quando è nato non ha di fatto mai trovato pace: nato il 4 novembre 2020 a Modica e abbandonato a Ragusa dal padre biologico, che poi ne simulò il ritrovamento, il piccolo aveva anche rischiato la vita. Del suo caso se ne è occupata più volte la trasmissione ‘Le Iene’.
Il programma di Italia 1 tornerà a parlarne nella puntata del 21 novembre, intervistando tra l’altro la madre biologica del bambino. Questa, già in passato, aveva spiegato di non aver mai voluto abbandonare il figlio, ma di essersi rivolta al padre biologico, il quale glielo avrebbe sottratto e poi abbandonato, simulando poi il miracoloso ritrovamento.
In base alla decisione della Cassazione e del Tribunale per i minorenni di Catania, il piccolo dovrebbe tornare dalla madre biologica il prossimo 28 dicembre, ma la coppia che ha adottato il bambino subito dopo la nascita e che lo ha accudito fino a oggi, donandogli l’amore di cui aveva bisogno, contesta questa decisione. “Miele”, così chiamano il piccolo, a loro dire deve restare con loro.
La richiesta della coppia di genitori adottivi, peraltro, fa leva su una petizione che ha raccolto qualcosa come quasi 30mila firme: sostengono – chiaramente – che la loro sia la vera famiglia di Vittorio Fortunato e temono che per lui l’essere strappato da quegli affetti con cui ha condiviso i primi tre anni di vita possa essere uno choc e un grave turbamento emotivo.
Per la mamma biologica, che praticamente sin da subito ha spiegato di non avere nulla a che fare con l’abbandono del piccolo, orchestrato dal padre biologico, il quale sarebbe un commerciante e avrebbe un’altra famiglia, le cose non stanno così e la sua richiesta è che le venga concessa una nuova possibilità. Al momento, i giudici sembrano dare ragione a lei.
Questa vicenda ha fatto molto clamore sin dal ritrovamento del piccolo: tante trasmissioni televisive se ne sono occupate e sicuramente questo braccio di ferro, a suon di carte giudiziarie, tra la madre naturale e i genitori adottivi non fa bene al bambino. Il padre biologico, intanto, nei mesi scorsi è stato condannato a 2 anni di carcere.
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