La decisione del Tribunale deve ancora arrivare, sono ore cruciali per il futuro del calcio a Catania.
L’unica offerta depositata ieri al Palazzo di Giustizia etneo è quella di Benedetto Mancini, che dopo l’errore tecnico commesso durante la seconda asta, ha presentato stavolta tutta la documentazione necessaria per acquisire il ramo sportivo d’azienda dell’ex Calcio Catania 1946 Spa.
L’imprenditore romano, all’Hotel Nettuno, ha tenuto quest’oggi una conferenza stampa per illustrare a giornalisti e città il progetto del suo FC Catania 1946.
“Grazie a tutti a chi sta partecipando e chi ci sta seguendo, nonchè a tutti i tifosi che in questi giorni mi hanno mandato tanti messaggi per ringraziarmi per quanto fatto finora. Ancora ho fatto poco, però, a Catania c’è la possibilità di fare un progetto che la città merita. Sarà un progetto non solo sportivo, ma un percorso che prevede una base forte sul sociale che resti nel tempo. Non sarà un progetto mordi e fuggi. Io, con questa conferenza stampa, presenterò il mio progetto“.
“Il Tribunale giustamente ci sta mettendo i suoi tempi, è corretto così. Sin dall’inizio il Tribunale e la Curatela sono stati a favore e tutela del Catania. L’esercizio provvisorio termina domani, non c’è fretta per l’ufficialità. Voglio ringraziare l’avvocato Spadaro che mi ha aiutato a confezionare la proposta, abbiamo fatto tutto correttamente. Adesso attendiamo la risposta definitiva, ma siamo fiduciosi perchè il Tribunale farà il bene del Catania. Sarà sempre impegno mio rispettare un bene comune come il Catania Calcio, ma, ribadisco, il mio sarà un progetto trasparente, per tutelare un patrimonio che va avanti dal 1946“.
“Io sono sempre disponibile a parlare, ho sempre risposto anche a chi mi insultava nelle ultime settimane. Il 4 marzo sono apparso in tv, nonostante l’errore grave della pec: non mi sono nascosto. Adesso ci siamo ripresentati con le cose fatte bene, se il Catania ha potuto continuare il campionato è grazie a me. Quello che chiedo è lealtà massima come m’impegno a garantire io e anche le critiche, a patto però che siano fondate. Sarò molto presente su questo progetto, anche se non fisicamente dato che non starò stabilmente a Catania, ma farò spola con Roma. Questa squadra ha bisogno di una proprietà presente, dovremo lavorare tutti insieme. Ieri sono andato a Torre del Grifo, dove ho parlato con la parte amministrativa. Ho chiesto di non parlare mai alle spalle, bisognerà sempre essere schietti. E continuare a essere professionisti, come hanno fatto alla grande finora“.
“Quando saremo operativi io e il mio staff, inseriremo figure dirigenziali che possano far bene al Catania. Nell’organigramma ci sarà Giorgio Perinetti, prossima settimana sarà allo stadio per Catania-Taranto. E’ una persona di altissimo livello, ha sempre fatto il suo lavoro egregiamente, che ha tirato fuori grandi talenti e ottenuto grandi risultati. Perinetti viene qui perchè il nostro è un progetto vincente, perchè il Catania arrivi nel più presto possibile in B: si gioca per vincere. Ho parlato ieri con Pellegrini e gli ho detto che respingerò le sue dimissioni: lui resta qui, con Perinetti avrà anche meno tensioni e responsabilità. Insieme a Perinetti, ci saranno Fabrizio De Micheli, mio uomo di fiducia, nonchè Dario Perugia che sarà responsabile dello staff medico-sanitario, una grande figura per questo settore. Poi si aggiungeranno altre figure, affinchè il progetto Catania prenda forma in maniera definitiva. Faccio un plauso anche a mister Baldini e a tutto lo staff tecnico, i ragazzi rossazzurri stanno facendo delle cose strepitose. Per i Play-Off dico di aspettare la fine del campionato, non dobbiamo viverlo come un’ossessione. L’obiettivo principale era la salvezza matematica e ci siamo quasi arrivati: se faremo di più, saremo molto contenti. In caso di spareggi promozione, infatti, sono certo che daremo fastidio a molti“.
“Per il titolo sportivo, bisognerà aspettare giugno. Poi dovremo rispettare i parametri della Figc e, dopo delibera del Consiglio Federale, ci restituiranno il titolo sportivo. E’ un percorso a tappe, ci saranno diversi ostacoli, ma lo sapevamo già. Non appena diventerò proprietario del Catania Calcio, il resto è già tutto pianificato. Da parte mia c’è la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. Torre del Grifo? Torre è un centro importante, la squadra in qualche modo dovrà rimanere lì. Si discuterà con la Curatela per avere in locazione, in uso, il centro sportivo per far lavorare la squadra: è una cosa naturale. Se voglio prendere il Catania solo per Torre del Grifo? No, il mio primo pensiero è prendere la squadra e portarla in B. Poi, certo, Torre del Grifo è un’astronave, un centro del genere non lo hanno neanche lo United o l’Ajax: il prendere Torre del Grifo è un discorso che faremo dopo“.
“Non so perchè altri non abbiano partecipato alla procedura, dovreste chiederlo a loro. Io mi sono innamorato di questa città, sono un malato di sport perchè sono uomo di sport. Il mio obiettivo è spingere il più possibile Catania verso lo sport, su 1000 bambini che faranno calcio 3,4 o 5 dovranno diventare calciatori di livello del Catania. Questo è il nostro progetto tecnico, basato sul settore giovanile, sullo scouting, sull’università e sulla scoperta di ragazzini in tutto il territorio etneo. Io voglio che si cerchino giovani a tappeto, andrò in ogni Comune a cercare di creare scuole calcio FC Catania 1946. L’FC Catania 1946 deve diventare un polo attrattivo per tutte le realtà più piccole, in modo da creare un movimento che giovi a tutti. Qui voglio mettere radici profonde e ripeto, non sarà un mordi e fuggi“.
“Ho un’attività di consulenza che intrattiene rapporti con tutto il mondo, è un’azienda mia. Non ci sono americani, nè Claudio Lotito, anche se quest’ultimo è un mio amico e ci conosciamo da anni. Oggi c’è Riccardo Fabbro, che sarà club manager: grazie a lui ho conosciuto questa città. Lui appena ha sentito il nome di Perinetti, si è convinto a venire qui per apprendere con un dirigente di questo livello. Il mio piano industriale prevede un investimento sui 15 milioni di euro nei prossimi 2 anni, sarà basato sulle mie aziende, sulle mie finanze, magari anche da sponsorizzazioni, dalla biglietteria dello stadio. Io indagato per il fallimento del Latina? L’8 aprile ci sarà l’udienza in cui sono da una lato parte lesa, dall’altra accusato di aver distratto oltre 7 mila euro dalle casse del club: sono tranquillo”.
“Concludo, serenamente aspettiamo il dispositivo del Tribunale e vedremo. Stasera sarò allo stadio a vedere Catania-Campobasso. Ho sentito Baldini al telefono, gli auguri di buon compleanno: ieri non ho parlato con lui, a Torre del Grifo ho parlato soltanto con Pellegrino e la parte amministrativa per trasmettere un po’ di serenità. Invito la stampa e i tifosi a percorrere quest’avventura insieme, aspettiamo il 24 aprile e se saranno Play-Off ce la giocheremo“.