“Caltagirone Film Festival”, grandi consensi anche per la seconda edizione

A Caltagirone, emozioni di note, sapori e fotogrammi.
Due serate tra stelle e grappoli, nel segno del regista Mauro Bolognini e del compositore Ennio Morricone.
Per il primo, un omaggio a cento anni dalla nascita, per l’altro, scomparso due anni fa, un commosso ricordo.
Entrambi hanno attraversato il mondo della settima arte con il loro genio insuperabile: dirigendo pellicole leggendarie e firmando le colonne sonore più belle dei film che hanno scritto la storia mondiale del grande schermo.
La seconda edizione del “Caltagirone Film Festival” ha confermato l’impostazione e il gradimento di pubblico della prima, tenutasi lo scorso anno.
La rassegna è stata nuovamente prodotta e ospitata dalla Tenuta Valle delle Ferle, che vede alla guida i giovani Claudia Sciacca ed Andrea Annino.
Due brillanti vignaioli indipendenti e ingegneri con la passione per la terra.
“Promuoviamo il territorio e le sue eccellenze, dal vino ai film – spiegano – con un progetto culturale originale capace di coniugare professionalità e arti apparentemente lontane tra loro”.

GLI OMAGGI AI MAESTRI INDIMENTICABILI

Nella prima serata è stato proiettato “Un bellissimo novembre” con Mauro Bolognini regista.
Una storia decisamente “scabrosa” per gli standard dell’epoca – la pellicola è del 1968 – che racconta la passione di un giovane per la matura zia.
Un film difficile, come ha ricordato Carlotta Bolognini, ospite d’onore del “Caltagirone Film Festival”, nipote del regista e
figlia del produttore Manolo.
Nella seconda serata, il compositore Paolo Vivaldi, assistito dal maestro Alessandro Sartini, ha emozionato il pubblico con un concerto per musiche da cinema intitolato “ Morricone e Noi”.
Una straordinaria esecuzione, unita alla capacità naturale del maestro Paolo Vivaldi, considerato l’erede artistico di Ennio Morricone, di coinvolgere emotivamente i presenti con le sue doti di umanità e stupefacente abilità.
Il concerto è stato un momento indimenticabile, che ha offerto agli spettatori la possibilità di ascoltare brani mitici del cinema mondiale.
Capolavori tratti da film come “Mission” o “C’era una volta in America”, solo per citarne alcuni.
Ma anche un inedito assoluto tratto dal film “Labbra di Lurido blu” mai eseguito in un concerto.
Applausi scroscianti e qualche lacrima di commozione hanno intervallato le meravigliose esecuzioni con la partecipazione di Giulio Nicolosi al violoncello e Marco Mazzamuto al violino.
Visibilmente soddisfatto il direttore artistico del “Caltagirone Film Festival” Sergio D’Arrigo.

PRODOTTI DEL TERRITORIO PROTAGONISTI

Non meno emozionante la parte enogastronomica che ha visto il territorio protagonista, con qualche originale interpretazione.
La due cene ideate da Maurizio Sciuto di Ostier Vinoteca, insieme allo chef Daniele Lughero, si sono articolate in altrettanti menù.

Diversi tra loro ma accomunati dall’obiettivo di valorizzare i prodotti del territorio insieme ai presidi Slow Food.
Il tutto, in abbinamento ai vari vini di Tenuta Valle delle Ferle.
Un esempio, l’incontro tra l’intensa ampiezza sensoriale della “Masculina da magghia alla beccafico su crudo e cotto di cavolo trunzo, vastedda del Belice e miele di api nere”, e l’affascinante Murgentia Bianco IGT Terre Siciliane 2021, vinificazione in bianco di nero d’Avola e Frappato.
Altro abbinamento, quello del “Risotto con goulash d’aragosta e la sua bisque, crema di zucchine e mentuccia di Timpa” con il sensuale Frappato DOC Vittoria 2020, ricco di frutta e spezie.
Infine, la “Darna di ricciola in crosta di pane, mandorle, pomodori secchi e basilico” con il fresco e voluttuoso Cerasuolo di Vittoria Denominazione di Origine Controllata e Garantita 2018.
Trionfo del gusto con il “Semifreddo al passito “Valle delle Ferle” e la sua riduzione con crumble salato.

ARMONIE DI SAPORI E APPROFONDIMENTI SULLA DOCG

La seconda serata ha proposto, invece, le “Stuzzicherie di Ostier”.
Una serie di fritti, tra i quali le deliziose panelle realizzate con farina di cicerchia, legume storico dell’entroterra siculo.
Molto apprezzato anche il “Pane di casa cotto su pietra e arricchito dai peperoni di Polizzi Generosa arrostiti, pomodori siccagni semi confit, aglio di Nubia, basilico e olio EVO Tenuta Valle delle Ferle”.
Felice l’ abbinamento al Rosato DOC Sicilia 2019 Magnum , dall’anima intrigante, fresca e salina.
La “Fascina di Paccheri rigati al ragù di salsiccia al ceppo di Linguaglossa, croccante di mandorla e fonduta di Maiorchino” si è sposata perfettamente con il Nero d’Avola DOC Vittoria 2017.
Un vino intenso e delicatamente profondo.
Inoltre, la “Punta di Petto di Rossa Modicana con Soubise di cipolle di Giarratana” ha trovato la massima esaltazione con l’eleganza e la persistenza del Cerasuolo di Vittoria DOCG 2017.
Ha chiuso la splendida sequenza di armonia di sapori il “Sorbetto al mandarino tardivo di Ciaculli”.

LE RIFLESSIONI DI GIORNALISTI E ADDETTI AI LAVORI

A illustrare prodotti, piatti e abbinamenti sono stati il giornalista Antonio Iacona, la fiduciaria di Slow Food Catania Anastasia De Luca, il delegato provinciale dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino di Catania Danilo Trapanotto e gli stessi vignaioli Claudia Sciacca e Andrea Annino.
Ad accompagnare la cena, anche un interessante approfondimento sulla Denominazione di Origine Controllata e Garantita.
Al centro del dibattito, il ruolo centrale che essa può assumere per la crescita e la valorizzazione del territorio di Caltagirone.
L’evento, condotto da Antonio Iacona, ha visto la partecipazione delle giornaliste Gianna Bozzali e Flavia Buscema.
Insieme a loro, anche i due titolari della Tenuta Valle delle Ferle.

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